OFFIDA, 2006-07-20 - Successo di pubblico e di critica per il Festival Altri Suoni. La seconda edizione della rassegna si è chiusa ad Offida con la partecipazione dei Nabac, formazione celtica irlandese che ha richiamato oltre 1.000 spettatori nella splendida piazza del Popolo. Grande successo anche per gli altri spettacoli che hanno avuto una media di 800 spettatori. <E’ stata l’occasione per ascoltare dal vivo musica che non si trova spesso nelle piazze –commenta il vice sindaco di Offida, Giampiero Casagrande- “Altri Suoni” sta crescendo e credo che per il futuro si possa allargare anche ad altri generi di spettacoli e coinvolgere realtà importanti come Ripatransone, Grottammare e San Benedetto>. La rassegna e' oramai divenuta punto di riferimento provinciale e regionale per la etno e world music con partecipazione di pubblico straordinaria con i complimenti degli enti pubblici coinvolti (Comuni, Provincia e Regione Marche) all'organizzazione di Picenoeventi. Il programma artistico ha visto la partecipazione di gruppi musicali italiani ed internazionale tra cui la straordinaria esibizione degli “Opa cupa” che nonostante la pioggia di venerdi 7 luglio ha entusiasmato il pubblico presente nel palasport di Appignano del Tronto.
La musica celtica, rai, balcanica, pizzica e salsa sono stati i leit motiv dell'edizione 2006 che consolida un festival oramai radicato nel territorio provinciale. Ci sono già altre amministrazioni comunali che hanno intenzione di entrare nel circuito degli eventi che prevede comunque un numero massimo di eventi per non snaturare l'unicità del progetto culturale. Ci sono già richieste di partecipazione da parte di gruppi internazionali ad altri suoni 2006 che, grazie al successo delle prime due edizioni, e' un punto di riferimento nazionale per il settore. Per l'anno 2007 inoltre sono previste alcune ulteriori modifiche con l'introduzione di ulteriori generi musicali come la musica mongola, araba e tribale australiana. La caratteristica unica di “Altri suoni” è inoltre l'impossibilità di ripetere lo stesso gruppo artistico nel corso del triennio successivo all'esibizione per favorire sempre le nuove conoscenze musicali.