La traduzione italiana di un progetto che profuma d’Europa
“Swimming in the light”, così è stato denominato il progetto che ha ospitato ad Apiro dal 21 al 31 luglio ventisette ragazzi di cinque paesi d’Europa. Italia, Francia, Lituania, Spagna e Bulgaria: tante nazioni assieme contro l’incompatibilità fra il mondo del buio e quello della luce, due mondi che troppo spesso corrono su due binari paralleli senza incontrarsi. Servono eventi come questo, che stimolano la convivenza fra non vedenti, ipovedenti e vedenti per far comprendere a ragazzi normodotati come altri ragazzi, disabili parziali o totali, riescano ad intendere, avere passioni, sentire, avere voglia di approcciarsi alla vita allo stesso modo in cui lo fanno gli altri. Il mezzo unificante del progetto ideato da Mirko Montecchiani, con l’appoggio dell’Unione Italiana Ciechi e con i fondi della Comunità Europea, è stato essenzialmente l’acqua, che, nella piscina, faceva immergere tutti i ragazzi in quel fluire di emozioni che corroboravano la partecipazione individuale facendo sentire ognuno parte di un tutto in cui il singolo era importante. Inoltre l’esperienza tattile del Museo Omero di Ancona, la visita alle grotte di Genga-Frasassi, la permenenza presso l’agriturismo di Apiro Santa Maria del Gallo, hanno permesso un completo relax dei partecipanti. L’organizzatore Montecchiani si è detto soddisfatto del risultato ottenuto e ha dichiarato alle telecamere Rai di essere intenzionato a riproporre progetti simili con doppia cadenza annuale coinvolgendo persone sempre nuove. Forte quindi l’appello alle autorità nel rimanere vicini a queste esperienze solidali verso un mondo che ha davvero tanto di inesplorato da donare.