L’abuso sul minore: dalla diagnosi alla tutela
Camerino, 23 aprile 2009 - “L’abuso sul minore: dalla diagnosi alla tutela” è il titolo dell’incontro in programma per il prossimo 30 aprile alle ore 10.00 presso il Polo culturale Sant’Agostino di Ascoli Piceno. L’iniziativa è promossa dalla Camera Civile Picena, dalla Camera Minorile e dall’Associazione Giovani Avvocati, con il patrocinio dell’Ordine degli avvocati di Ascoli Piceno.
Fra i relatori, l’Avv. Samuele Animali, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Marche, la Dott.ssa Roberta Ciccanti, Dirigente medico dell’Unità Operativa Medicina d’urgenza presso Ospedale civile Mazzoni di Ascoli Piceno, il Dott. Massimo Loria, Primario unità operativa medicina d’urgenza dell’Ospedale civile Mazzoni di Ascoli Piceno, la Dott.ssa Giovanna Ricci, Ricercatore Medicina Legale dell’Università di Camerino, la Dott.ssa Maria Sellitti, psicologa e Responsabile dell’Istituto Santa Gemma di San Benedetto del Tronto, la Dott.ssa Maria Cristina Verrocchio, Ricercatore in Psicologia clinica presso la Facoltà di psicologia dell’Università “ G. D’Annnunzio” Chieti-Pescara, la Dott.ssa Annalisa Gianfelice, Giudice Tutelare del Tribunale di Ascoli Piceno e l’Avv. Vittorio D’Angelo, membro della Camera Penale “ Ugo Palermi” di Ascoli Piceno.
“Nel corso dell’incontro sarà sviluppato il tema tanto dibattuto e purtroppo attuale dell’abuso sul minore.– sottolinea la Professoressa Giovanna Ricci, ricercatore Unicam – L’incontro, rivolto ad un pubblico di giuristi e di medici, è diretto alla conoscenza del fenomeno abusi all’infanzia, sia dal punto di vista clinico che giuridico.Il convegno approfondirà la conoscenza e la diagnosi dei maltrattamenti nei confronti dei bambini, la gestione psicologica del minore abusato, il delicato argomento della perizia effettuata sul minore e la formazione della prova nei reati di abuso sessuale. La tutela del minore sarà quindi il filo conduttore delle relazioni e grazie alla nostra diversa formazione sarà esaminata la problematica da diversi punti di vista al fine di favorire la conoscenza del problema per una tutela a 360°, per un riconoscimento tempestivo del maltrattamento, ma soprattutto per una prevenzione dell’abuso all’infanzia.”
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