Gran successo per il 1° Raduno “Amici Auto d’Epoca”.
Sessanta gli equipaggi che dalle Marche hanno raggiunto Fabriano FABRIANO – Gran successo per il 1° Raduno “Amici Auto d’Epoca” con i partecipanti che hanno raggiunto la città della carta provenienti da ben due province e altrettante regioni. Ovviamente Fabriano sul versante di Ancona, con Falconara, Jesi, Senigallia, Ostra e sull’altro Matelica, Castelraimondo, Esanatoglia, con sconfinamenti a Civitanova e addirittura Roma. Per quanto riguarda l’Umbria, la parte del leone se la sono aggiudicata Gualdo Tadino e Gubbio ma non sono mancati gli appassionati provenienti dal resto della regione Verde. Ciliegina sulla torta la presenza Pino Nardi, colonna del motorismo italiano, preparatore dell’auto da corsa condotte da Ludovico Scarfiotti. Tantissima la soddisfazione di gruppo di sfegatati fabrianesi e non, amanti delle auto amatoriali, meglio ancora vetture “d’autore”, per l’esito avuto da questa manifestazione che hanno preparato con cura da oltre due mesi. Dunque, presa d’assalto Fabriano, domenica 27 aprile dalle ore 9, quando è stato aperto il tavolo per l’iscrizione al 1° Raduno “Amici Auto d’Epoca” con sessanta firme sui verbali previsti in questi casi e una presenza massiccia di cittadini, curiosi, esperti, mamme a papà con i loro bimbi abbagliati dalle lucide e perfette cromature di questi autoveicoli. L’auto più antica, una Fiat 514 del 1930, a ruota ed una stupenda Balilla, una Lancia Augusta e una Bianchi (evidentemente non produceva solo bici) S9 del 1935 trasformata in autocarro nel 1948 con tanto di cassone in legno d’ulivo finemente intarsiato nel 1948. La Fiat 500 come unico esemplare portava l’autentica della targa originale (come la gran parte dei mezzi presenti) del 1936 e di seguito la regale Lancia Ardea del 1950, l’Aurelia del 1956, la mercedes del 1957, la Bianchina cabriolet del 1961 ed un’altra decappottabile, una Fiat 760, una GT Zagato, una Fiat 600 carrozzata Bertone del 1959, arrivando così alla Porche 356 monogriglia del 1960, una Dino Ferrari 246 GT del 1972 sino ad esemplari d’Alfa Romeo Giulia 1300 del 1970. L’elenco sarebbe lungo, ma abbiamo citato quelle premiate con tanto di targhe e coppe al termine della conviviale tenuta al Ristorante “Il Balzone del Lupo” di Sigillo. La firma di quest’appuntamento, sottotitolato “Dalla città di Fabriano verso gli Appennini”, è di un cultore di questi incontri, l’infaticabile Luciano Pellegrini, che si è avvalso della collaborazione di Giancarlo e Katiuscia Sabatini e la signora Carla Bonci. Dicevamo dell’azzeccata scelta della location, ossia la stupenda piazza del Comune, luogo ideale per riunirsi, incontrarsi, e ammirare, i curatissimi esemplari delle quattro ruote datate. Come tappa successiva alle iscrizioni e la passerella in città, la visita al “Museo delle Biciclette dei Vecchi Mestieri”, poi la partenza definitiva della lunga carovana verso Molinaccio, San Cassiano, Campodiegoli sino al Valico di Fossato, all’interno del Parco del Monte Cucco, dove c’è stato il primo pit stop con tanto di premio: uno zaino d’Italia ’90 carico di gadget. Da qui il corteo, ha proseguito verso Sigillo per approdare al “Il Balsone del Lupo” dove si è svolta la prima riunione di quest’interessante momento, con personalità dell’ambito motoristico d’Umbria e Marche. Nel locale umbro, oltre a specialità enogastronomiche previste dal succulento menù, è stata “servita” una cerimonia conclusiva con tanto di Lotteria e assegnazioni di premi ai partecipanti.
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