La terribile sequela di infortuni mortali in Italia, così come nella nostra realtà, invita ad una riflessione importante sul dramma sociale cui assistiamo, e in questa ottica si inserisce la giornata organizzata Venerdi 15 Febbraio all’Hotel Progresso di San Benedetto del Tronto che conclude la serie di incontri regionali con i Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori di TUTTI i comparti produttivi della Provincia di Ascoli Piceno, tenuti, nell’ambito della “Settimana Europea per la sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici”, dai Servizi PSAL delle due Zone Territoriali di Ascoli e San Benedetto del Tronto, dalle Organizzazioni sindacali, dall’ INAIL, dalla Regione Marche il cui scopo principale è quello di aiutare questi lavoratori speciali ( il cui ruolo è tanto importante quanto ancora poco compreso e “sfruttato”) ad emergere e a riacquistare la dignità e il ruolo insostituibile che la legge loro attribuisce.
Nel corso della Giornata, cui è stato dato il titolo “ ALLEGGERISCI IL CARICO!!”, alla quale interverranno Ricercatrici della Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche di Ancona che collaborano con i Servizi PSAL nella gestione di una Ricerca regionale sui RLS in un campione di circa 600 aziende, verrà affrontato e sviluppato il problema dei “Movimenti ripetitivi degli arti superiori” e della “Movimentazione manuale dei carichi” , patologie emergenti anche nella nostra Regione soprattutto nei Settori conciario/calzaturiero, tessile e metalmeccanico.
La prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali non è infatti solo repressione delle violazioni da parte dell’Organo di Vigilanza delle ASL, ma anche partecipazione attiva alla gestione della sicurezza da parte dei lavoratori e dei loro Rappresentanti.
E’ tristemente noto che, attualmente, si verificano in Italia circa 1.400.000 infortuni lavorativi all’anno ( e tale dato comprende una stima di circa 2000.000 eventi in “nero”!!!): tra questi, circa 1400 hanno conseguenze mortali!! E’, questa, una situazione inaccettabile sotto qualsiasi profilo etico, che giustamente sta ricevendo crescente attenzione da parte della società e delle sue istituzioni, anche se moltissimo resta da fare soprattutto negli investimenti nei Servizi di Prevenzione, tuttora assolutamente insufficienti a garantire una presenza sul territorio capillare ed efficiente.
Alcuni dati su cui riflettere:
• 14 infortuni mortali nelle due Zone Territoriali di Ascoli e SBT dal 2002 al 2007
• 80 infortuni mortali ( di cui 26 in itinere) nelle Marche nel triennio 2002-2004
• L’incidenza degli infortuni nelle Marche nel triennio 2002-2004:
Italia 29,14
Marche 38, 27
Provincia di Ascoli 38,27
Come si vede, nel nostro territorio e nelle Marche l’indice di frequenza degli infortuni supera nettamente la media italiana!!
Il dato degli infortuni non deve far dimenticare il problema della prevenzione delle malattie professionali che ancora oggi si verificano nel nostro Paese, tra le quali sono in costante aumento proprio le patologie degli arti superiori da movimenti ripetitivi e i danni da movimentazione dei carichi. I dati , meno completi e solidi di quelli degli infortuni lavorativi, indicano che ogni anno insorgano, tra i lavoratori del nostro Paese, circa 30.000 nuove malattie professionali, circa 6.000 delle quali tumori professionali!!.
I Servizi Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPSAL) dell’ASUR, istituzionalmente incaricati di fare prevenzione sugli infortuni e le malattie professionali, svolgono un ruolo insostituibile nella prevenzione dei danni da lavoro, nella repressione dei reati in materia di lavoro, e nella gestione delle inchieste penali per la Magistratura.
E’ impegno costante dei Servizi di Prevenzione delle ASL, ancorché sottodimensionati rispetto alla vastità dei problemi da affrontare, contrastare chi ancora crede che casualità, destino avverso, e imprevedibilità abbiano qualche importanza nella genesi degli infortuni e delle malattie professionali, e lavorare, come faremo Venerdì 15 Febbraio, per colmare la carenza di formazione e di informazione dei lavoratori sui rischi, che insieme alla violazione delle norme, ai ritmi di lavoro e alla fatica, sono invece le cause ricorrenti delle tecnopatie e degli incidenti sul lavoro.
Consultare il video sul link http://www.nuovatvp.it/ nell'archivio del giorno 13/02/2008