Test Drive, Mitsubishi Outlander: nuove terre da esplorare, nuovi confini da oltrepassare
La Mitsubishi, storica casa automobilistica giapponese, rinnova uno dei suoi cavalli di battaglia: l’Outlander. La seconda serie del SUV nipponico è equipaggiato da un diesel 2000 da 140 cv (il vecchio Outlander, ancora in produzione, denominato ora Outlander Sport, era solo a benzina), negli allestimenti Invite, Intense, Instyle. Rispetto al precedente modello, il nuovo Outlander ha una linea sempre sportiva ma è più grande e soprattutto più massiccio e robusto. L’anteriore riprende il frontale dell’L200 invece il posteriore e classico e slanciato con dei bei fari fumè. Salendo a bordo della nuova proposta Mitsubishi ci si trova dinanzi a un interno molto curato. Consolle raffinata e completa, molto spazio a bordo, ottima abitabilità sia anteriore che posteriore, quadro strumenti di impronta sportiva. Ed ora il test drive: l’Outlander guidato era l’Instyle 7 posti 2000 DID da 32630 €. Quest’auto rappresenta molto per Mitsubishi. Non solo perché deve bissare il successo del precedente modello, ma anche perché dall’Outlander sono state ricavate le prime SUV del Gruppo PSA (la Citroen C-Crosser e la Peugeot 4007, di prossima uscita sul mercato). E la Mitsubishi, secondo me è riuscita nell’impresa, creando un auto che è sia un ottima vettura per fare del fuoristrada (ha la trazione integrale a inserimento elettronico) sia un ottimo veicolo per un uso stradale, grazie al motore di origine Volkswagen e a un ottimo assemblaggio generale dell’auto. Infine i prezzi: si va dai 28650 € della 2000 DID Invite ai 31950 € della 2000 DID Instyle 7 Posti (diesel).
Bruno Allevi
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