Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 15:59 di Ven 11 Nov 2022
•  Home
•  Primo Piano
•  Cronaca e Attualità
•  Sport
•  Cultura e Spettacoli
•  Recensioni
•  Sociale
•  Interviste
•  In...form @ zione In...sicurezz@
•  Benessere e Salute
•  Archivio
•  Foto e Vignette
•  Editoriali
•  in Vetrina
•  Media Center
Mascalzone TV
il mascalzone

TG RaiNews24
Oblò: Appunti e Spunti
Calcio, Calci e Calciattori
Quelli che...
Speciali
A...gricoltura
InformaGiovani
Play List
Cactus
NewsLetters
Scrivi al Direttore
Meteo
Farmacie di Turno
Orario Trasporti Marche
Vangelo del Giorno
Links
Homepage >> Cronaca e Attualità
Homepage >> Sociale
Homepage >> Quelli che...

La Palestina di Enrico / 13

La visita del Papa in Terrasanta osservata da un punto di vista non convenzionale

Proviamo a vedere con gli occhi del palestinese medio la visita del Papa in Terrasanta.

Quell’uomo vestito di bianco rappresenta i cattolici, la setta più numerosa del cristianesimo. Rappresenta anche uno stato, il Vaticano. Quell’uomo deve essere molto potente, come altri che vengono in visita qui in Terrasanta. Come tutti, anche lui in Israele dirà che l’Olocausto è una tragedia unica e che Israele ha il diritto di difendersi dal terrorismo palestinese e dalle minacce degli stati arabi circostanti. Nei territori palestinesi occupati dirà che i palestinesi hanno il diritto ad uno stato che viva in pace con i vicini, e poi giù con un lungo elenco di condizioni del tipo: ‘rinuncia alla violenza ed ad ogni forma di resistenza’, ‘riconoscimento di questo e quello’, ‘dichiarazioni ufficiali d’intenti’, ‘collaborazione con Israele nella repressione dei terroristi’ ecc.

Il palestinese medio di Betlemme sarà anche frustrato per altri motivi: tutte quelle bandiere del Papa con Abu Mazen, presidente dello Stato palestinese, appese ovunque. Strano essere presidenti di uno stato che non esiste, per di più sotto occupazione militare da 41 anni. Direbbe piuttosto, sarcastico: Abu Mazen, prigioniero incaricato di rappresentare i prigionieri (i palestinesi chiusi nei vari ghetti in Cisgiordania) dinanzi ai carcerieri israeliani. Strano no?
Ancora, e che rabbia: puliscono e abbelliscono la città solo per qualche giorno, per le visite ufficiali, poi tutto torna come prima, abbandono, sporcizia, caos. E tutti i gendarmi armati palestinesi (come se non fossero già abbastanza i soldati israeliani!!), le jeep militari, le strade bloccate, tutti questi pellegrini (i venditori di felafel, di kufiyya e ricordini vari saranno felici invece di fare affari) che, dopo una visita fugace, se ne torneranno nelle loro sicure case d’occidente senza la minima idea di cosa significhi per noi palestinesi (soprav)vivere in regime d’apartheid. Per loro Terrasanta, per noi da quattro generazioni terra maledetta.

Ora rimetto le mie lenti da partigiano della causa palestinese. Sono andato al campo profughi di Aida con l‘intenzione di contestare il discorso del Papa, che mi aspettavo generico, pieno della solita retorica, elusivo dei problemi che realmente affliggono i palestinesi: l’occupazione, la colonizzazione, l’apartheid israeliana. Dopo la dabka (danza palestinese tradizionale), le poesie di Mahmud Darwish, l’atmosfera vivace del campo profughi, ho invece deciso di tenere i cartelli avvolti. Quell’uomo reazionario ha in fondo scelto di tenere il suo discorso in un campo profughi, l’Aida, simbolo del diritto al ritorno dei profughi palestinesi. Il campo è attaccato al Muro dell’apartheid: i profughi del campo avevano allestito un palco per il discorso del Papa, proprio a ridosso del Muro, ma agli israeliani non piaceva che le immagini del Muro andassero in mondo visione.

Mentre torno a casa, tra le strade deserte e piene di gendarmi, incontro la troupe di Claudio Pagliara (inviato in Medio oriente per il TG1) mentre prepara il servizio sulla visita del Papa. Quel signore, durante l’attacco israeliano a Gaza, è stato secondo me responsabile di una pessima informazione, presentando il massacro di oltre 1400 palestinesi e il ferimento di oltre 5000 come guerra di un esercito che si difende da un gruppo di terroristi. Gli dico “vergognati”, ma avrei voluto dirgli molto di più…

Il Papa se ne va, si spengono i riflettori sulle parole vuote, i rituali di sempre, le finte strette di mano. Qui rimane tutto come prima, il Muro, l'occupazione, l'apartheid. Avanti il prossimo, il circo Palestina vi accoglierà con un altro applauso.
Enrico Bartolomei


Pubblicato il 14/5/2009 alle ore 15:49


 Redazione 

Cronaca e Attualità

Sociale

Quelli che...

 Articolo letto 2640 volte. il 14 May 2009 alle 22:32
 
TIRO A VOLO/ EUROPEI, D’ ANIELLO VINCE L’ORO NEL DOUBLE TRAP 16 Jul 2009 alle 01:37
HOCKEY PRATO/ DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE LUCA DI MAURO 16 Jul 2009 alle 01:34
AUTOMOBILISMO/ PIKES PEAK 2009 AL VIA L’ 87ESIMA EDIZIONE 16 Jul 2009 alle 01:26
AUTOMOBILISMO/ CAMPIONATO ITALIANO VELOCITÀ MONTAGNA 22ª LIMA ABETONE TROFEO FABIO DANTI 16 Jul 2009 alle 01:22
AUTOMOBILISMO/ IL TROFEO RALLY A SAN MARTINO DI CASTROZZA 16 Jul 2009 alle 01:18
Prima Ironman all’estero per il fermano Giacomo Riposati 16 Jul 2009 alle 01:14
E... state a Cossignano. Calendario delle manifestazioni estive 16 Jul 2009 alle 00:58
Manifestazione pro Borsellino il 19 Luglio a San benedetto del Tronto 16 Jul 2009 alle 00:43
Prima riunione della Giunta provinciale 15 Jul 2009 alle 22:10
Italia Wave Love Festival, domani si parte 15 Jul 2009 alle 19:10
dall'UnivPM 15 Jul 2009 alle 18:04
Cordoglio per la scomparsa del professor Domenico Maffei 15 Jul 2009 alle 17:57
Territorio di qualità. Parole al vento! 15 Jul 2009 alle 17:53
Moda e Cabaret di Confartigianato 15 Jul 2009 alle 17:39
Salvatore Niffoi agli “Incontri con l’autore” 15 Jul 2009 alle 17:13
AD UNICAM CONVEGNO SULLE MALATTIE NEURODEGENERATIVE 15 Jul 2009 alle 17:09
dalla Città 15 Jul 2009 alle 16:58
AVVERTENZE ONLINE 15 Jul 2009 alle 09:06
E' scomparso questa notte Luigi "Giggiò" Coccia, alias 'Tamburello' 15 Jul 2009 alle 01:35
Anghiò: il "pesce povero" arricchisce il territorio 15 Jul 2009 alle 00:21
 
La crisi si fa sentire anche tra gli avventori del Bar King


Africa e i potenti del G8
Berlusconi_Obama
di Lucio Garofalo

Berlusconi: "Il G8 è stato un successo, sono stati stanziati 20 miliardi per l'Africa". In realtà, il vertice de L'Aquila si è concluso con una serie di clamorosi fallimenti rispetto agli ambiziosi obiettivi fissati nell'agenda
... continua
© 2003 - 2006 ilmascalzone.it
Via Santa Caterina 17 - 63039 - San Benedetto del Tronto
Testata Giornalistica registrata il 9 giu 2003 al n. 402 del Registro Stampa del Tribunale di Ascoli Piceno - Direttore Responsabile: Pietro Lucadei
webtoo.it