"Nuovi Esistenzialisti" a San Benedetto
"posai una rosa rossa sulla tomba di Hemingway poi piansi"
MANIFESTO DEL MOVIMENTO CULTURALE-FILOSOFICO DEI "NUOVI ESISTENZIALISTI"
Il movimento dei "Nuovi Esistenzialisti" nasce, nel gennaio del 2007, a San Benedetto del Tronto, durante le solite passeggiate serali di un gruppo di amici di età matura. In queste circo- stanze le riflessioni e le discussioni di persone "dolorosa- mente sagge" sulla vita, hanno fatto sbocciare una originale - anche se non del tutto innovativa - visione dell'esistenza. Esistenza, questa, accantonata come argomento dai mass-media, più interessati a problemi solo apparentemente più concreti quali l'economia,la politica e la sessualità. La pretesa che uno sconto sulle tasse dello 0,5% possa risolvere il problema fondamentale della esistenza (perchè viviamo?) è facilmente criticabile, come è facilmente critica- bile la pretesa di un ambiente meno inquinato da parte di fumatori di sigarette. Queste "battaglie concrete" hanno la velleità di nascondere dietro un dito quell'elefante che è il nostro esistere. La cinica rimozione della problematica esistenzialista (pro- blematica considerata ingenua ed obsoleta) si risolve in un materialismo ed un ateismo pratico che - ad esempio - vede nella Chiesa una specie di ente assistenziale e non il vica- riato di Cristo. Le ragioni del nostro esistere non si risolvono neppure nelle opere di bene:queste opere infatti sono in prospettiva desti- nate ad esaurirsi ed a perdere di utilità. L'esistenza - quindi - non si esaurisce nei suoi atti (posi- tivi o negativi), ma li trascende come un quid infinitamente superiore. La riscoperta dei valori esistenzialisti (una volta fatta piazza pulita degli pseudo valori correnti) fa riscoprire i veri valori quali sono la libertà e la vita. Libertà e vita che competono ad ogni individuo, a prescindere dal suo status sociale, nella stessa identica misura. Libertà e vita che - pur essendo diritti - sono anche doveri, irrinunciabili ed innegoziabili dai suoi stessi titolari. Salta così ogni giustificazione di eutanasia ipocritamente pietista, dato che, se un individuo non può disporre della propria vita,tantomeno ne può disporre il suo medico. Libertà non soltanto dalle costruzioni clericali cristiane, islamiche ed ebraiche che sia, ma anche dal vizio che, in quanto contrap- posto al clericalismo, ne costituisce il naturale riflesso. Libertà e vita considerate come spensieratezza di chi non cerca filtri per bere alla fontana del vivere. Libertà e vita, infine, come incontro con Dio. Dio non inteso come giudice severo ma come un Padre amorevole. I "Nuovi Esistenzialisti" hanno, di finale conseguenza, la ambi- zione di contribuire ad un mondo realmente e profondamente migliore e di prendere ogni iniziativa culturale e concreta perchè questo mondo migliore si realizzi.
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