Sgl Carbon, ok alla riconversione
12 NOVEMBRE 2008 16:05 SGL CARBON TRA I SITI CANDIDATI ALLA RICONVERSIONE INDUSTRIALE, GIACCAGLIA E DONATI.
'Piena soddisfazione' per i risultati dell'incontro del Comitato tecnico di coordinamento, previsto dal Programma straordinario strategico (PSS) nazionale per il recupero economico produttivo dei siti industriali inquinati, e` stata espressa dagli assessori regionali Gianni Giaccaglia (Coordinatore della commissione Attivita` Produttive della Conferenza Stato-Regioni) e Sandro Donati (con delega al 'Progetto speciale per il Piceno'). La riunione si e` svolta presso il ministero Sviluppo Economico per una ricognizione delle priorita` dei siti eleggibili. L'istruttoria, condotta dallo stesso Ministero, di concerto con il quello all'Ambiente, ha evidenziato che dei circa 115 siti inquinati, segnalati dalle Regioni e sottoposti a istruttoria, 90 di questi risultano soddisfare i quattro criteri di ammissibilita` individuati dal PSS, compresi i siti segnalati dalla Regione Marche. 'Tra questi 90 siti ' evidenziano Giaccaglia e Donati - 52 appaiono eleggibili, in quanto rispondenti ai criteri di selezione; il Ministero, in questa prima fase di valutazione, intende proporne prioritariamente a finanziamento 22, in quanto rispondenti alle priorita` segnalate dalle Regioni e ai criteri strategici di ammissibilita` e di selezione. Tra questi primi 22, figura il sito di interesse regionale della ex SGL Carbon di Ascoli Piceno, con una previsione di cofinanziamento ministeriale di circa 30 milioni di euro. Tale esito istruttorio risulta particolarmente soddisfacente per la nostra regione, se si considera che si concorreva nell'ambito di una graduatoria unica nazionale e a fronte di una disponibilita` complessiva di soli 450 milioni di euro destinati al Centro-Nord. Grazie alla qualita` progettuale presentata e alla sinergia tra le amministrazioni coinvolte, si otterranno risorse superiori di circa il 50% rispetto a una ripartizione che fosse avvenuta, a priori, tra le regioni, secondo le aliquote previste dal FAS (che in questo caso avrebbe comportato un'assegnazione di circa 20 milioni di euro). Ora l'iter dovra` proseguire secondo le disposizioni dell'art. 252 bis che prevede, prima di tutto, che con uno o piu` decreti interministeriali e previa intesa con la Conferenza permanente Stato-Regioni, siano ufficialmente individuati i siti contaminati di interesse pubblico oggetto di intervento. Successivamente, entro dodici mesi dall'adozione di tale decreto interministeriale, occorrera` procedere allo svolgimento di due Conferenze di servizi, aventi a oggetto, rispettivamente, l'intervento di bonifica e l'intervento di reindustrializzazione, e poi procedere alla stipula di appositi accordi di programma tra i soggetti interessati, per assicurare il coordinamento delle azioni, per determinare i tempi, le modalita`, il finanziamento e ogni altro adempimento per l'attuazione dei programmi approvati. In base a quanto previsto dal PSS, il Ministero intende procedere con cadenza semestrale a successive fasi di valutazione per l'ammissibilita` a finanziamento di ulteriori siti, in particolare non solo di quelli gia` segnalati che risultassero, a fronte di integrazioni documentali, prioritariamente eleggibili, ma anche di nuovi ulteriori candidature che perverranno progressivamente nel tempo e che risultassero rispondenti ai criteri di selezione previsti dal PSS'.
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