UN CASO DISPERATO: L'ON. MAURIZIO GASPARRI
Firenze, 4 aprile 2008. L'on. Maurizio Gasparri ha oggi superato se stesso, sparando una folta raffica di cazzate
(1). Mi scuso per la volgarita', ma non trovo altro sostantivo adeguato.
Ecco cosa ha affermato il nostro:
Cazzata n. 1: La distribuzione di cannabis a scopi terapeutici e' illegale
Tanto e' illegale che la Provincia di Bolzano e alcune Asl del Lazio gia' rimborsano i farmaci a base di cannabis. Perche' non li ha denunciati? Ricordo anche che il principio attivo della cannabis e' stato inserito nelle tabelle (2) previste dalla legge Fini-Giovanardi, ed in particolare nella tabella II, B che ne autorizza l'uso medico.
Cazzata n. 2: non ci sono dati scientifici certi sui benefici
Solo qualche centinaio di studi pubblicati su riviste scientifiche come il Lancet, il Journal of the American Medical Association, il New England Journal, etc. etc. etc. Non ci risultano invece studi che dimostrino la sua inefficacia laddove oggi la si prescrive (se ce ne sono, si contano sulla punta delle dita, e noi non li abbiamo trovati). Chi vuole conoscere, puo' fare una piccola ricerca su PubMed.
Cazzata n. 3: il mondo medico e' fortemente combattuto
Forse il mondo medico che vota per Gasparri. Tutte le piu' importanti associazioni mediche del mondo hanno ripetutamente affermato la necessita' di diffondere l'uso dei farmaci a base di cannabis. Invitiamo a trovare una sola associazione medico-scientifica che si sia schierata contro.
Cazzata n. 4: siamo di fronte alla liberalizzazione della droga
Vabbe', questa si commenta da sola. Un po' come dire che la morfina -per ora legale, a meno che Gasparri vada al Governo e vieti anche quella- porta alla liberalizzazione dell'eroina, perche' entrambe derivate dall'oppio.
A sua giustificazione, siamo in campagna elettorale, dove apparentemente tutto e' lecito, anche fare politica sulla pelle dei malati che soffrono.
Pietro Yates Moretti, consigliere Aduc