"Questo piccolo grande amore" di Riccardo Donna
"Questo piccolo grande amore" è il progetto che porta sullo schermo l'omonimo album di Claudio Baglioni del 1972. E' un film interamente accompagnato dalle note delle canzoni di questo disco. Ambientato negli anni settanta delle contestazioni e dei movimenti giovanili, ha come sfondo una Roma in cui emergeva con ritardo l'onda trascinatrice del sessantotto. Andrea, studente d'architettura, mentre fugge da una manifestazione finita male, conosce per caso Giulia, diciassettenne ancora alle prese con la scuola. E scocca il colpo di fulmine. Tra litigi, baci, corse, e infine la malaugurata chiamata alle armi di Andrea, la loro storia si divincolerà, alla fine morendo schiacciata dalla distanza e le incomprensioni. Una storia d'amore come tante, quella storia che non si dimentica perchè si pone nel delicato limbo tra adolescenza e età adulta. Un amore che cambierà le loro vite per l'intensità delle emozioni che suscita. Questa la trama, scandita dalle canzoni di Baglioni, che in ogni momento, fortunatamente, insaporiscono il tutto. Sembra che sia quasi la stessa storia a seguire loro, perchè esse vengono ambientate alla lettera dei testi. Riccardo Donna, il regista, prova a rendere il film distante dai tanto amati teen movie, ma i risultati non sono quelli sperati. A tratti sembra volerlo avvicinare a un musical, ma senza mai far cantare i protagonisti. In una scena in particolare, quella in cui Giulia e Andrea volano vestiti da sposi per approdare tra i loro parenti e amici, dopo aver pronunciato le parole per unirsi in matrimonio, si rifà deliberatamente ad "Across the universe", ma quello che ne esce è una blanda imitazione asettica. La gente che balla attorno ai protagonisti nei momenti clou aggiunge quel tocco onirico e visionario, che poteva essere anche accompagnato però da qualche approfondimento sulle problematiche dell'epoca, che restano soltanto un'eco lontana. Se da una parte il regista e gli sceneggiatori, Ivan Cotroneo e Claudio Baglioni, hanno tentato di animare la storia, ricorrendo, come si è già detto, al musical, dall'altra sono caduti in alcuni sconfortanti leitmotiv del polpettone adolescenziale: il primo bacio, e il lungo primo piano che ruota attorno a loro, la prima volta in un casolare abbandonato sulla spiaggia, i genitori di lei che sembrano ripetere le parole dei santi genitori di tutte le ragazze di precedenti classici del genere. Purtroppo neanche i peraltro bravi attori, Emanuele Bosi, forse il nuovo Scamarcio, e la già conosciuta Mary Petruolo, riescono a sollevare le sorti del film, che finisce per diventare pesante, seguendo le stesse orme della loro storia.
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