Letture brevi di gerontologia
Sabato 10 maggio alle ore 16.30, presso l'Auditorium comunale di S. Benedetto del Tronto si terrà la presentazione del libro di Domenico Sabatini “Letture brevi di gerontologia”.
Il libro è dei vecchi che sanno scherzare su se stessi. E’ indirizzato ai giovani che hanno problemi più seri della vecchiaia e a quelli che non ritengono la vecchiaia un problema. Si rivolge soprattutto ai colleghi gerontologi che hanno bisogno di qualche buona idea, originale o di seconda mano, da riprendere a loro uso e consumo, come faccio sempre io con loro, poiché il primo piacere di chi scrive è avere almeno un lettore e il secondo avere almeno una citazione. Del resto, tutti sappiamo che la cultura è diffusione di idee. Sappiamo anche che le idee più nuove sanno sempre di vecchio.
Il libro raccoglie gli scritti pubblicati dall’anno 2000 per la rubrica di gerontologia “Vita agli anni” sul giornale di Geriatria della Società Italiana dei Geriatri Ospedalieri (S.I.G.Os); ne aggiunge altri, consegnati ad altre riviste, e sempre di tipo divulgativo. Inoltre contiene quattro relazioni ed alcuni appunti di lezioni, tenute a volontari o a studenti dell’università di qualunque età. Ho riordinato gli scritti in tre capitoli, mantenendo il filo dell’argomento trattato, ed aiutandomi talvolta con qualche piccola forzatura. In questo senso alcune pagine sono state reimpostate fin dal titolo per facilitare l’ordine degli argomenti e la successione.
Ho aggiunto qua e là notizie di chiarimento sulle ragioni del tema. Ho tolto o reso comprensibili alcuni passaggi tipicamente medici cioè astrusi. Ho tradotto in normale italiano sigle ed espressioni anglofone per agevolare tutti, cominciando dagli addetti ai lavori. Ho inserito qualche precisazione “storica”, quando il tema andava contestualizzato. Ho riportato alcuni scritti alla loro originaria stesura, quando furono manipolati in fase di pubblicazione da motivi di spazio o da altre ragioni dell’editore. Ho eliminato i lunghi elenchi bibliografici, che i medici si passano, in genere, da articolo ad articolo, e ho indicato soltanto le fonti d’informazione e d’ispirazione.
Infine ho messo un racconto, mai pubblicato, perché non ritenuto meritevole dall’autore, nonostante l’affetto infinito che si dedica, in genere, ad ogni propria creatura. Fu scritto ai tempi di “Va’ dove ti porta il cuore” di Susanna Tamaro, di cui ripete lo schema narrativo, come oggi ripete quello di “Càpita” di Gina Lagorio. Perché, nonostante la nostra unicità, per chi ci guarda, soprattutto se ci conosce benissimo, assomigliamo sempre a qualcos’altro. Domenico Sabatini
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