'Domenica ascolana': l'omaggio di Mario Luzi alla città
Una pubblicazione della Provincia dà nuova luce alla lirica dedicata dal grande poeta alla città natale della moglie
25/10/2007 - La splendida poesia dedicata alla città di Ascoli dal grande poeta Mario Luzi acquista ulteriore prestigio e valenza divulgativa grazie alla pubblicazione curata dall’Assessorato Provinciale alla Cultura e presentata nei Musei della Cartiera Papale sullo sfondo di una mostra dedicata alle cartelle d’arte ed ai volumi editi dall’associazione “La Luna” che resterà aperta fino al 30 ottobre.
Mario Luzi, maestro dell’ermetismo nominato senatore a vita da Carlo Azeglio Ciampi, durante l’estate prima della scomparsa, avvenuta nel 2005, venne ad Ascoli Piceno in occasione del matrimonio di un nipote e si trattenne alcuni giorni nella città marchigiana dove nacque sua moglie Elena. Di ritorno a casa, condensò le sue impressioni dell’antica città in un’eccezionale composizione dal titolo “Domenica Ascolana” donata dal figlio Gianni all’associazione culturale “La Luna” di Fermo affinché venisse realizzata una cartella che accompagnasse i versi con pregevoli litografie realizzate dagli artisti Gaetano Carboni e Giuliano Giuliani. La scoperta di questo componimento inedito rappresenta un evento di enorme valore per la poesia contemporanea e per la città di Ascoli che, attraverso i versi di Luzi, brilla nella levità di parole che sospendono il tempo.
La poesia, che di seguito riportiamo, è stata presentata ad Ascoli dal professor Stefano Verdino dell’Università di Genova che ha trascritto ed annotato personalmente i versi rinvenuti nella casa fiorentina in una delle agende del poeta:
Domenica ascolana di Mario Luzi
Ascoli millenaria – l’antefatto impera nelle pietre, nell’aria, ma non grava sulla respirazione italica, picena della radiosissima giornata, svaria, cocca di bandiera, la sua cima di memoria – fino al vento della sera. Ascoli, ti arse la storia, forte un tempo, guerriera… Lo scampanio della sua domenica di sole riempie così bene lo spazio, dissolve così bene vincoli e catene tra tempo e tempo l’essere che è stato ed è e ora squilla.
Variante ai vv. 15-16 Cresce lo scampanio Della sua domenica di sole
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