di Vito Palumbo
La tassonomia è quel ramo delle scienze biologiche che si occupa della
classificazione e della nomenclatura degli esseri viventi e dei fossili.
La politica italiana sembra proprio opera di un tassonomista pazzo ma
fantasioso che non si limita alla biologia ma si spinge verso terreni
inesplorati.
Nella ricerca tassonomica si può cominciare con la vivaistica e la
botanica: al garofano e all´edera, si sono aggiunti nella seconda
repubblica la quercia, la rosa, da sola o nel pugno, l´ulivo, la
margherita, il girasole ( dei Radicali di sinistra . il movimento dei
cittadini libertari laici ecologisti), la spiga, simbolo del Movimento
Autonomo Agricoltori e la stella alpina, il fiore scelto dal Südtiroler
Volkspartei.
Si può passare poi ai fenomeni meteorologici: l´arcobaleno, il cielo
azzurro, il sole che ride o quello levante dei socialdemocratici, e il
vento che gonfia la vela dell´Udc. Rimangono inspiegabilmente inesplorati
il tuono e il fulmine, tempeste ed uragani, ma ci si allontanerebbe troppo
dal centro moderato, mentre esiste un partito "per il sud" che vede nel
simbolo il sole che ad un occhio distratto ricorda un´eclissi. Oscuro
presagio. Il sole della Lega, "il sole delle Alpi", invece diventa
miracolosamente verde.
Ad evocare scenari fantastici e marziali ci hanno pensato le truppe del
centro-destra con l´utilizzo di termini come forza, lega, lo
scudocrociato, alleanza, erede della storica Fiamma, la figura di Alberto
da Giussano con tanto di spada e per ultima "La Terra di Mezzo" di Follini
che sembra evocare Harry Potter e Padron Frodo alla conquista dell´anello.
Tra le ultime in ordine di tempo c´è stata la battuta di Lucia Litizzetto
che ha ironizzato sul nome attribuito da Lamberto Dini al suo nuovo
movimento che somiglia al nome di una nota catena della grande
distribuzione organizzata fondato con lo slogan "Nel centrosinistra ma
indipendenti".
Poca fortuna ha portato la fauna: l´asinello democratico di Prodi, il
salmone di Benedetto della Vedova e i suoi liberal democratici,
l´elefantino che insieme alla coccinella che doveva fare da mascotte alla
nuova svolta di Fini, e che era anche il simbolo dell´organizzazione dei
transessuali italiani in omaggio alla famosa trans francese Cocinelle.
volatili sono rappresentati dal gabbiano di Di Pietro. Cercando con
attenzione si trova anche la colomba del movimento per l´Autonomia e il
leone della Liga Veneta e addirittura la balena del centro popolare
europeo. Democrazia Attiva si è accontentata di un delfino, mentre i Verdi
Verdi (sì due volte) ecologisti democratici hanno scelto l´orso.
Messi in soffitta la falce, il martello e la rete si passa a strumenti
professionali più soft: Pezzotta ha appena fondato "Officina 2007", che ha
tutta l´aria di ricordare il nome di un sistema operativo o di una suite
da ufficio come Office 2007, in attesa che arrivi magari l`"Italia 2.0",
dopo Di Pietro su Second Life, ma non diamo troppe idee.
Intanto, Capezzone, una volta mobbizzato da Pannella, ha prima rinfoltito
la schiera già numerosa degli attributi con i suoi "Volenterosi", per poi
alzare il tiro verso destra su di un infinito di sinistra memoria
"Decidere" che ricorda troppo "Obbedire, Credere, Combattere" del
Ventennio, sostituito da "Competere, Meritare, Trasformare".
Vincere! E vinceremo.