Opere Pubbliche: risparmiare si puo’!
04/12/2008 - I commenti che appaiono sempre più di frequente su alcune opere pubbliche ultimate o in via di ultimazione sul nostro territorio provinciale di enti comunali, provinciali, aziende sanitarie, ecc., mi spingono a fare una riflessione che investe il rapporto che tutti noi abbiamo con il patrimonio pubblico. Spesso si rimane esterrefatti dinanzi a soluzioni tecniche che appaiono anche ad un profano quantomeno inopportune o sproporzionate, all’evidente dispendio di risorse per materiali palesemente di grande pregio destinati a restare in mezzo alla strada, alla mercè di chiunque, o, peggio, a realizzazioni che, dopo poco tempo, richiedono ulteriori interventi per riparare ad errori commessi in fase di esecuzione. Mi richiedo oggi le stesse cose che chiedevo anche ai tecnici con cui mi rapportavo durante la mia esperienza di Assessore ai Lavori pubblici: se chi progetta o realizza un’opera facesse conto di lavorare per casa propria, certe cose accadrebbero? Il punto è tutto qui: bisognerebbe “regolarmente” gestire le risorse pubbliche con la stesse attenzioni che riserviamo ai nostri soldi e ai nostri beni. C’entra la politica, è ovvio, perché è la classe politica che risponde ai cittadini su come si amministrano i denari di tutti. Ma c’entra anche la coscienza professionale dei tecnici i quali, ripeto, dovrebbero usare nel lavoro e nella gestione dei costi la stessa attenzione e lo stesso zelo professionale che metterebbero nel ristrutturare la propria abitazione. Naturalmente esistono diverse categorie di professionisti: alcuni operano con responsabilità e coscienza ma….se in un lago pulito getto un sasso sporco il sasso si pulisce…viceversa se il sasso è pulito e il lago è sporco di certo anche il sasso pulito diventa sporco.
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