10/04/2009 - E’ un invito alla riflessione e sottolineare quanto possa essere pericoloso, anche per l’uomo, svolgere un’attività agonistica come quella dell’Off-shore che può velocemente trasformare un momento di “svago” in una dolorosa tragedia. L’incidente accaduto ieri pomeriggio sul lago d’Iseo e che è costato la vita a tre persone, deve essere un monito per tutti i cittadini di San Benedetto del Tronto e per gli organizzatori della manifestazione agonistica che si terrà il 13 e 14 giugno sulle acque del nostro Mare, proprio nella giornata in cui tutto il Paese si ferma per la commemorazione delle vittime e del dramma che sta vivendo la popolazione del vicino Abruzzo, che perlomeno in parte è un altro duro ed inconfutabile segno del nostro operato troppo spesso irresponsabile.
Ribadisco il mio invito a considerare la vita, ogni forma di vita, un bene prezioso, un bene che deve essere salvaguardato prima del mero profitto e delle fredde speculazioni. L’unico modo per fare tutto questo è ritornare ad avere memoria di ciò che è importante e che fa dell’uomo un essere pensante il quale, quando vuole, è in grado di imparare proprio dai suoi stessi errori.

Riego Gambini