Arte: Francesco Merloni visita la mostra di Pasqualino Rossi
Già in 600 hanno visto l’esposizione dedicata a questo artista protagonista del Barocco, che si svolge nel Polo Museale di Santa Lucia a Serra San Quirico. Dal 1959 non si esponevano al pubblico le sue opere.
Serra San Quirico (An), 15 marzo 2009 – Era dal 1959 che non venivano esposte al pubblico opere di Pasqualino Rossi, il pittore vicentino che, nel ‘700, conquistò i nobili e la Chiesa romana con le sue opere, caduto nel dimenticatoio per quasi tre secoli ed, ora, protagonista della mostra di Serra San Quirico, dove realizzò il magnifico ciclo di cinque tele racchiuso nell’abside della chiesa di Santa Lucia. La mostra, nelle prime tre settimane, è già stata visitata da 600 persone. E per la presentazione del catalogo della mostra “Pasqualino Rossi. La scoperta di un protagonista del Barocco”, edito da Silvana Editoriale, che si è svolta ieri sera nel Teatro 'Santa Maria del Mercato' di Serra San Quirico (An), c’era anche Francesco Merloni, presidente di Mts Group. “Sono qui per riscoprire questo artista dimenticato – ha detto Merloni prima di visitare la raccolta di 38 opere di Rossi e di suoi contemporanei –, una riscoperta molto importante per le Marche, fatta con lo stesso spirito che ci ha spinto a promuovere, a Fabriano, la mostra sul Gentile, perché gli stessi marchigiani possano conoscere il ricco patrimonio artistico della nostra regione”. Il valore dell’esposizione, che si svolge nel Polo Museale di Santa Lucia fino al 13 settembre, è stato ricordato da Lorenza Mochi Onori, soprintendente per il Patrimonio Storico Artistico delle Marche, che ha sottolineato come “la mostra nasce da un grande progetto scientifico, con studi approfonditi su questo artista, ed è la dimostrazione che anche una città piccola come Serra San Quirico può ospitare un evento artistico di rilevanza”. Angelo Mazza, che ha curato la mostra con Anna Maria Ambrosini, ha ricordato che “due grandi opere di Rossi, ‘La scuola di cucita’ e ‘L’Immacolata Concezione’, oggi al Louvre, gli sono state attribuite soltanto negli anni ’50 a conferma del fatto che le sue opere venivano confuse con quelle di Carracci, Correggio, Crespi”. Una confusione, ha ricordato la Ambrosini, che ha riguardato anche le opere di “pittura di genere, in cui Rossi promuove a protagonista un mondo nuovo per l’epoca, fatto di affetti, di piccoli gesti quotidiani”. Mario Becchetti, capo di gabinetto della Giunta regionale, ha portato i saluti del governatore Gian Mario Spacca. “La Regione – ha detto Becchetti – conferma il pieno sostegno a questo progetto, un modello di come si possa passare dalle parole ai fatti e di come cultura e ambiente possono integrarsi per favorire lo sviluppo”. Alla presentazione hanno partecipato alcuni dei prestatori delle opere che hanno approfittato per ammirare la bellezza del borgo di Serra San Quirico. “Sono queste le iniziative – ha detto il presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande, accompagnata dall’assessore provinciale alla Cultura, Carlo Pesaresi – che promuovono tutto il territorio, con la sua ricchezza, e il turismo anche grazie alla collaborazione con il Consorzio Marche Verdi, che ha organizzato la mostra con l’uso di materiali sostenibili, e a cui già affidiamo, da anni, la manutenzione del nostro patrimonio ambientale”. E Teodoro Bolognini di Legacoop Marche, che associa il Consorzio, ha ricordato come anche “questo progetto sia un grande protagonista dello sviluppo rurale e culturale di un territorio”. Alla presentazione del catalogo sono intervenuti il sindaco di Serra San Quirico, Gianni Fiorentini, il presidente-commissario della Comunità Montana Esino Frasassi, Fabrizio Giuliani, don Andrea Pantaloni per l’Ordine dei Silvestrini, grazie al quale vennero commissionate le opere marchigiane a Rossi, Luca Cristini, direttore dell'Ufficio Beni Culturali della diocesi di Fabriano e Camerino, per un saluto di monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, arcivescovo della Diocesi di Camerino e San Severino Marche, che ha ricordato come “le opere di Santa Lucia siano la celebrazione e la valorizzazione di un patrimonio dovuto alla devozione”. La mostra rimarrà aperta, fino al 31 maggio, nei giorni festivi e prefestivi, con orario 10-13 e 15-19, gli altri giorni su prenotazione (tel. 0731-880079). Dal 1 giugno al 13 settembre, sarà invece aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Info: www.pasqualinorossi.info.
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