Al Ventidio Basso torna "La febbre del sabato sera"
ASCOLI P., 24/09/2008 - A grandissima richiesta, dopo il “tutto esaurito” in ogni ordine di posto riscontrato lo scorso Giugno al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, il prossimo 18 Ottobre, sempre sul palco del Massimo cittadino andrà in scena la replica della commedia musicale “La febbre del sabato sera”, presentata dalla FLY COMMUNICATIONS in collaborazione con i Giovani di Azione Cattolica della Parrocchia del SS. Crocifisso (AP). Guidati dall’attenta regia di Christian Mosca si muoveranno 60 elementi tra attori, ballerini e maestranze varie che, con la loro grande energia ed irresistibile grinta, ci faranno rivivere ancora una volta la magica atmosfera degli anni ’70, trascinando il pubblico a ritmo della disco-music. “Il 21 Giugno, giorno del nostro debutto – afferma il regista – abbiamo assistito al Ventidio non soltanto ad una divertente commedia musicale allestita da giovani con la passione per il teatro ma ad una vera e propria ondata di energia, una forza della natura alimentata dall’entusiasmo di persone che vivono il teatro utilizzandolo come strumento di crescita personale e di solidarietà; per questo motivo l’incasso della serata sarà destinato alla “Fondazione Simona Orlini Onlus” di Ascoli Piceno che promuove svariate iniziative in favore dei più bisognosi e che ha accolto la nostra proposta di collaborazione con grandissima sensibilità e disponibilità. Ecco perché a chi spesso mi chiede come si possano allestire tra mille sacrifici spettacoli di questa portata io rispondo che il teatro è sacrificio, è dedizione e disciplina; ma è anche e soprattutto scuola di vita.” La storia, peraltro molto conosciuta, racconta le vicende di Tony Manero (un sorprendente Stefano Scaramucci, perfettamente a suo agio nel ruolo del re della discomusic) che, seguito ed amato dai suoi amici (i quattro “bulli” di quartiere Massimiliano Mariotti, Graziano Zanchè, Federico Seghi e Riccardo Cosmi), decide di concorrere ad una gara di ballo in coppia con la raffinata Stephanie Mangano (la deliziosa Anastasia Lori) lasciando sola la vecchia partner Annette, pazzamente innamorata di lui (l’esperta Cristina Paolini). Il tutto nella splendida cornice della discoteca DISCO FLY dove impazza a ritmo della discomusic il mitico DJ Monty (un simpaticissimo e più frizzante che mai Cesare Fabiani). Accanto a loro il falsetto di Enrico Corinti, Serafino D’Emidio e Paolo Bonfini nei panni dei Bee Gees e le bravissime coriste Sara Piccioni e Martina Brandozzi; completano il cast Vincenza Baiocchi, Michela Damiani e Cristiano Fioravanti (la famiglia di Tony); Roberto Forcina (il suo datore di lavoro), Katia De Angelis, Matteo Mariotti e Marta Lazzarotti. Il corpo di ballo (formato da Valeria De Santis, Cristina Febo, Alessandra Ferranti, Eleonora Ferranti, Emanuela Mariani, Youssef Khoumaci, Laura Silvestri, Sandra Scarpellini, Anna Rita Tosti e Fabio Totò) è magistralmente guidato dalla coreografa, la prof. Alessia Fazzini. La direzione di scena è affidata come al solito all’estro di Sara Vallone. Fondamentale l’apporto di chi, dietro le quinte, svolge sempre un lavoro silenzioso ma incommensurabile: lo scenografo Giorgio Olori, coadiuvato da Matteo Cenerini, Domenica Costantini, Elisa Farina e Valeria Cimaroli. Gli scenotecnici Sergio Piccioni, Luigino De Santis, Oreste Aquilone, Pacifico Corinti, Quirino Petracci e Sesto Paolini. Il direttore musicale Massimo Albertini, la regia luci di Leonardo Chittarini, Marco Angius (MARCO SOUND) e Valeriano Bachetti, la competenza tecnica di Marco Paolini al mixer e Fabio Fedeli alla fonica di palco. Realizzazione sartoriale di Rossana Tarquini, trucco ed acconciature del collaudato staff composto da Silvia Palermi, Patrizia Durinzi, Enrico e Domenica Ciaffardoni. Suggeritrice Elena Orzegovick. Prevendita biglietti (platea e palchi 10 €, loggione 7 €) presso la biglietteria del Teatro (Piazza del Popolo). Sprigionate l’energia!Questa la mia prima raccomandazione fatta dall’inizio ai ragazzi, prima ancora di dettare le linee generali del lavoro, prima di discutere dei punti chiave che avrei voluto evidenziare, di iniziare il meticoloso lavoro su ciascun personaggio.Quando la colonna sonora che fa da spina dorsale ad una commedia è tanto famosa quanto travolgente, come in questo caso, non si può che avere come primo obiettivo quello di catturare la platea, coinvolgerla fisicamente ed emozionalmente nella storia infrangendo la “quarta parete” e farla sognare con le parole, la musica, il ballo!“La febbre del sabato sera”, un film prodotto da Robert Stigwood nel 1977, resta ancora oggi uno dei film più amati non solo dal pubblico più giovane ma anche e soprattutto da quella generazione che ha vissuto lo spirito degli anni ’70 ed i profondi cambiamenti di quell’epoca.La nostra performance teatrale, come intendiamo volutamente presentarla al nostro pubblico, è liberamente ispirata a quel film; con essa vogliamo materializzare magicamente sul palcoscenico un ponte immaginario che collega i giovani di quella generazione ai giovani di oggi, così profondamente diversi tra di loro, animati forse da convinzioni diverse, ma spesso alle prese con gli stessi problemi.Lo stesso ponte che divide ed unisce la ricca e sofisticata Manhattan ed il sobborgo di Brooklin, dove è ambientata la storia e dove i ragazzi vivono il loro sogno di diventare adulti, oggi come ieri, consapevoli che i bei sogni stanno sempre al di là di un ponte e che per superare questo ponte occorre (e a volte non basta) lottare fino in fondo e crederci davvero; proprio come il timido ed insicuro Tony Manero che vive alla giornata lavorando in un negozio di vernici e, passando al di là del ponte il sabato sera, scarica sulla pista da ballo tutta la sua energia esibendosi in tutta la sua sfrontatezza giovanile e la sua sensualità; o come Stephanie Mangano, la protagonista femminile, ossessionata dal miraggio dell’ascesa sociale e dalla ferma convinzione di ”volercela e potercela fare”.Una storia divenuta leggenda che parla di disagio giovanile, di tristi situazioni familiari, di emarginazione, di conflitti razziali e di amori delusi…che parla soprattutto di musica, lanciando ai giovani di oggi un messaggio chiaro ed inequivocabile: ragazzi, vivete a pieno il vero divertimento, vivete le vostre serate come occasione di incontro e di scambio di emozioni condivise, fatevi trascinare dal “ballo” e non dallo “sballo”. Non cadete nella facile illusione che per passare il ponte e superare quel senso di solitudine che a volte abbiamo dentro sia sufficiente crearsi dei paradisi virtuali; ma allo stesso tempo non accontentatevi mai di rimanere attoniti a guardare “il vostro ponte” perché una triste e monotona normalità non potrà mai valere più di un seppur faticosissimo riscatto.Questo è il nostro obiettivo dichiarato: condividere con il pubblico le emozioni degli attori, enfatizzate dalle le coreografie del corpo di ballo, dai colori ed dal gioco delle luci e della scenografia; è per questo che porgo anche a voi lo stesso invito…lasciatevi trascinare in un’atmosfera di travolgente allegria…sprigionate l’energia! O come dice DJ Monty…”STAY WITH US!” Christian Mosca
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