dalla Coldiretti
-RAZZIA DI CAVALLI NELL’AZIENDA CONSORZIATA DEL CATRIA RUBATI VENTI CAPI, PER UN VALORE DI CIRCA 45MILA EURO COLDIRETTI DENUNCIA: “DOVE SONO I CONTROLLI PROMESSI?” Nuova razzia nel Pesarese, dove sono stati rubati venti cavalli dall’azienda speciale consorziata del Catria. La banda, probabilmente la stessa che negli ultimi nove mesi ha trafugato quasi un migliaio di capi, ha colpito di notte, costruendo una sorta di recinto a imbuto col quale hanno fatto salire i cavalli sino al camion. I malviventi si sono poi allontanati indisturbati. Si sta ora cercando di vedere se qualche cavallo possa essere fuggito, ma il valore del bottino si aggira per ora sui quarantacinquemila euro. Somma che va ad aggiungersi ai tre milioni e centomila euro calcolati da Coldiretti Marche sulla base dei colpi messi a segno negli ultimi dieci mesi. “Le imprese sono stanche e ormai pronte a tutto, e sottolineo tutto, pur di porre un freno a questa ondata di furti – denuncia il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi -. Ma serve che le forze dell’ordine diano un seguito alla promessa di maggiori controlli sulle strade e, soprattutto, sui camion che di notte percorrono l’autostrada. Coldiretti ha effettuato su tutto il territorio una serie di incontri con le Prefetture, e ora chiediamo che le richieste di sicurezza avanzate dalle imprese vengano soddisfatte”. La banda di malviventi sembra agire in un’area di territorio compresa tra le Marche, l’Umbria, la Toscana e la Romagna. Colpisce di notte, con attrezzature specializzate e, dagli indizi sinora raccolti dagli allevatori, utilizza prevalentemente un camion di colore rosso. COLDIRETTI PESARO URBINO NEWS - 0721 37271 – 335 1038834
-COLDIRETTI: DECOLLA LA VENDITA DIRETTA NELLE MARCHE ATTIVE 900 IMPRESE PER UN FATTURATO DI 45 MILIONI DI EURO APPELLO AI COMUNI: “ATTREZZATE SPAZI PER I FARMERS’ MARKET” UNA RISORSA PER IL TURISMO E PER LO SVILUPPO ECONOMICO Decolla nelle Marche la vendita diretta. Secondo il rapporto Coldiretti-Agri2000 “La vacanza Made in Italy nel piatto”, reso noto questa mattina, nella nostra regione sono oggi circa 900 le imprese che hanno scelto di accorciare la filiera, offrendo ai cittadini-consumatori l’opportunità di fare i propri acquisti in azienda e generando un fatturato di circa 45 milioni di euro. “E’ una risposta concreta sia al problema del caro-vita per i cittadini che a quello del reddito che affligge le imprese agricole – spiegano il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi, e il direttore, Alberto Bertinelli -. Questo fenomeno va però sostenuto e, a tale proposito, rivolgiamo un appello a tutti i comuni delle Marche affinché attrezzino nei loro territori, a cominciare dalla costa, degli spazi per la vendita diretta dei prodotti agricoli, come del resto previsto dalla Legge di Orientamento. Sarebbe un’opportunità per i cittadini, ma anche per i turisti che in questi mesi affolleranno la nostra regione”. Il primo farmer’s market marchigiano dovrebbe sorgere a Fermo, dove Comune e Coldiretti hanno trovato un accordo per destinare una parte del vecchio Consorzio agrario (in ristrutturazione) alle imprese agricole. Scorrendo ancora il rapporto Coldiretti-Agri2000, tra i prodotti più acquistati dai cittadini primeggia l’ortofrutta, seguito da vino, olio, carne e formaggi. Per quanto riguarda invece le produzioni offerte dalle imprese che fanno vendita diretta, vince ancora l’ortofrutta (25% del totale), davanti a vino (21%), olio (14%), carne (14%), formaggio (4%) e miele (1%). Nella spesa dei consumatori finiscono dunque prodotti freschi e a denominazione di origine. Accanto alle sette Dop e Igp e ai sedici vini Doc e Docg, le Marche vantano, del resto, un patrimonio di centocinquanta prodotti agroalimentari tradizionali, sostenuti da ventidue Città del Vino, ventisei Città dell’olio, quattro Città del pane e sei strade del Vino e dei sapori. Un patrimonio, conclude Coldiretti Marche, che rappresenta una risorsa per lo sviluppo economico dell’intero territorio. COLDIRETTI MARCHE NEWS - 071 28567203 - 335 1038834 - FAX 071 2856730
VENDITA DIRETTA MARCHE: I NUMERI
Imprese
| 900
| Fatturato
| 45.000.000 €
| Prodotti Dop/Igp
| 7
| Casciotta d’Urbino Dop, Oliva ascolana del Piceno Dop, Prosciutto di Carpegna Dop, Olio di Cartoceto Dop, Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale Igp*, Mortadella di Bologna Igp*, Salamini italiani alla cacciatora Dop*. *denominazioni divise con altre regioni
| Vini Docg/Doc
| 16
| Conero Dog, Vernaccia di Serrapetrona Docg, Bianchello del Metauro Doc,Colli Maceratesi Doc, Colli Pesaresi Doc, Esino Doc, Falerio dei Colli Ascolani Doc, Lacrima di Morro d'Alba Doc, Offida Doc, Pergola Doc, Rosso Conero Doc, Rosso Piceno Doc, terreni di san Severino Doc, Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc, Verdicchio di Matelica Doc
| Prodotti tradizionali
| 150
| | Città del vino
| 22
| Barchi, Belvedere Ostrense, Castelplanio, Colbordolo, Cupramontana, Gradara, Jesi, Matelica, Montecarotto, Monteciccardo, Montemaggiore al Metauro, Morro d'Alba, Morrovalle, Osimo, Pesaro, Potenza Picena, Ripatransone, San Paolo di Jesi, Serra de' Conti, Serrapetrona, Staffolo, Tavullia
| Città dell’olio
| 26
| Ancona, Arcevia, Belvedere Ostrense, Cartoceto, Castel Colonna, Castelbellino, Colbordolo, Corinaldo, Cupramontana, Falerone, Fano, Gradara, Jesi, Maiolati Spontini, Monsano, Monte Roberto, Monte San Vito,Montecarotto, Ostra, Ostra Vetere, Ripatransone, San Paolo di Jesi, Senigallia, Serra San Quirico, Staffolo
| Città del pane
| 4
| Cantiano, Maiolo, Ostra Vetere, Senigallia
| Strade del vino e dei sapori
| 6
| Rosso Conero, Rosso Piceno Superiore, Verdicchio dei Castelli di Jesi, Verdicchio di Matelica, Bianchello del Metauro, Lacrima di Morro d’Alba
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