Si è concluso con la tavola rotonda il convegno “Codice Rosso”
I COMUNI SONO FONDAMENTALI PER IL SISTEMA PROTEZIONE CIVILE
Ancona - Gremito il Teatro delle Muse da numerosi volontari e vigili del fuoco che hanno seguito con molto interesse la tavola rotonda organizzata per l’ultima giornata di “Codice Rosso”. Il convegno promosso da Anci Marche e Abruzzo congiuntamente all’Anci nazionale, alle Regioni Marche e Abruzzo, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile, ha richiamato in questi giorni amministratori comunali, esperti, tecnici e operatori per discutere sul sistema protezione civile. Un sistema rivolto sempre più nel rispondere alle esigenze dei cittadini attraverso un modello che sviluppi e valorizzi le amministrazioni locali. Durante questi tre giorni si è compreso che il primo responsabile della protezione civile in ogni Comune è il sindaco, che organizza le risorse comunali secondo piani prestabiliti per fronteggiare i rischi specifici del suo territorio. Il punto critico per Leonardo Domenici, sindaco di Firenze e presidente Anci, “è quello delle risorse e degli investimenti non sufficienti per i piccoli comuni per sviluppare adeguatamente la protezione civile a livello locale”. Concetto ripreso anche da Fabio Sturani, sindaco di Ancona, che ha ribadito anche “la necessità di lavorare in maniera incisiva sull’opera di prevenzione strutturale”. “Il modello marchigiano di organizzazione comunitaria - ha sottolineato il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, presente all’incontro - si fonda su una forte capacità degli enti locali di gestire i territori. Il sistema di protezione civile della nostra regione è riuscito a svolgere le più importanti attività che sono quelle della previsione e prevenzione. Attraverso il coinvolgimento dell’università sono state sviluppate delle indagini conoscitive di vulnerabilità del territorio”. “Lo spirito di forte collaborazione – ha proseguito Spacca - tra Regione, Province, Comuni e Stato con il modello della protezione civile ha avuto il massimo punto di sintesi nella logica della progettualità rivolta alla collettività. Se vogliamo preservare la coesione della nostra comunità in futuro dobbiamo guardare con molta attenzione ai piccoli comuni attraverso la formulazione di nuove strategie per garantire la sicurezza”. Per il capo Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, “non c’è Paese al mondo che tratta i temi della protezione civile come l’Italia e che vede come protagonisti le istituzioni e il volontariato. L’obiettivo da raggiungere nei prossimi anni è quello che ogni comune italiano possegga un gruppo comunale di protezione civile”. Bertolaso durante il suo intervento ha anche letto la recente relazione formulata dalla Corte dei Conti che ha dato atto al Dipartimento della Protezione Civile dell’opera dispiegata con efficacia durante i “Grandi Eventi”.