Massimo Volume: domani sera l'atteso concerto alla Flog
Dopo sei lunghi anni di pausa, durante i quali i componenti dei Massimo Volume si sono cimentati in carriere soliste di ottimo successo, giovedi 4 dicembre tornano all’Auditorium Flog di Firenze per un concerto molto atteso dai tanti estimatori di questa band di culto.
Di seguito la bio del gruppo:
Il nucleo originario dei Massimo Volume si forma a Bologna nell´inverno del 1991. Nel 1993 il gruppo firma il primo contratto discografico per la Underground Rec. E´ il momento di "Stanze", il primo album. Il suono della band è personalissimo. Pezzi d´impatto, tesi e distorti, si mescolano a momenti più introspettivi: brani come "Alessandro", "In nome di Dio", "Stanze Vuote", pur mantenendo una forte carica emotiva, si muovono in questo senso. L´album ha un ottimo riscontro di critica e pubblico. I concerti si susseguono a ritmo incalzante. Nel 1994 le major si accorgono del gruppo e, agli inizi di marzo, i Massimo Volume vengo messi sotto contratto dalla Wea che licenzierà il loro secondo lavoro "Lungo i bordi". La produzione artistica viene affidata a Fausto Rossi, da sempre modello per Clementi e soci, di un modo di fare musica fuori dai canoni imposti dal mercato. Ne nasce un rapporto a tratti difficile, ma ispirato al punto da dare vita a una delle pietre miliari del nuovo Rock. Il gruppo si libera definitivamente da ogni legame con modelli stranieri e il disco che ne viene fuori è potente, dal suono inconfondibile. "Il Primo Dio", "Meglio di uno specchio", "Inverno ´85", "Fuoco Fatuo", diventano nel giro di poco tempo dei classici. Si accorge di loro anche John Cale, che si propone come produttore di "Da Qui", il loro terzo lavoro. La direzione del disco viene però affidata a Steve Piccolo (già Lounge Lizard). E´ il 1997. I Massimo Volume passano alla Mescal. Rispetto al precedente lavoro, "Da Qui" risente del progetto portato avanti da Clementi e Sommacal nel periodo intercorso tra i due album: una sorta di laboratorio in cui i nuovi pezzi hanno preso forma attraverso delle performance dal vivo per voce, chitarra e harmonium. E´ così che sono nati: "Qualcosa sulla Vita", "Atto Definitivo", "Sotto il Cielo". La musica si fa scarna, evocativa, mentre le parole tessono brevi storie in cui ricorrono sempre gli stessi personaggi, canzone dopo canzone, creando un vero e proprio mondo poetico, lo stesso che si ritrova in "Gara di Resistenza", raccolta di racconti scritta da Emidio Clementi per la Gamberetti editrice. Il disco non concede nulla al facile ascolto; è struggente e sarcastico, fatto di silenzi e tensione. Passano due anni e i Massimo Volume tornano ancora a stupire con un nuovo lavoro che spiazza critica e pubblico: "Club Privé". Le canzoni si alternano a brani recitati, la ritmica si fa incalzante, fraseggi jazz si insinuano nel tessuto musicale. Un album ricco e struggente, a tratti misterioso, che segna una nuova linea di fuga nel percorso artistico del gruppo. La produzione artistica è affidata a Manuel Agnelli degli Afterhours che riesce a dare una compattezza unica al suono. I testi si staccano dalla forma racconto per creare con poche pennellate un mondo fatto di sensazioni e ricordi che colorano magistralmente l´ultimo capitolo di una storia sempre più affascinante a cui si è aggiunto, a Gennaio, il primo romanzo di Emidio Clementi "Il Tempo di Prima", uscito per la casa editrice Derive/Approdi. Il primo singolo estratto, "Privè" , è stato affiancato da un video squisitamente "teatrale", che pur non rispondendo a tutti i requisiti patinati di un qualsiasi clip, ha avuto una buona rotazione all´interno dei canali musicali - televisivi italiani. La tournèe, partita immediatamente a ridosso dell´uscita del disco è proseguita ininterrottamente, affiancata da un nuovo progetto parallelo che si è "insinuato" nel lavoro live dei Massimo Volume: "Gli agnelli clementi" uno spettacolo di reading, condiviso da Emidio "Mimì" Clementi e da Manuel Agnelli, itinerante per tutta la penisola. Il 15 novembre 2000 è uscito nelle sale cinematografiche "Almost Blue", opera prima del regista romano Alex Infascelli, tratta dal romanzo omonimo di Carlo Lucarelli (premiato con il David di Donatello e con il Nastro d´argento in qualità di regista esordiente). La colonna sonora del film, pubblicata il 2 febbraio 2001, è stata interamente curata dai Massimo Volume, candidati anch´essi per il "Nastro d´argento" nella categoria O.S.T. del Festival cinematografico di Taormina. Oltre a riproporre alcuni brani presenti nei precedenti lavori discografici ("Fuoco fatuo", "Pizza Express", "La città morta", "Avvertimento" e "Ti sto cercando"...quest´ultima utilizzata sulle scene di apertura del film), i MASSIMO Volume si sono cimentati in un commento sonoro completamente inedito, dilatato ed evocativo, che si sposa in maniera perfetta con le tinte scure del thriller. Tra le particolarità, una versione strumentale e riletta del classico di Elvis Costello che da il titolo al film. Il 28 settembre 2001, per la Fazi Editore, è stato distribuito nelle librerie "La notte del pratello", secondo romanzo (nonché terzo libro) scritto da Emidio Clementi. Nel febbraio 2002 arriva una notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere: i Massimo Volume decidono di sciogliersi e d´interrompere il loro comune percorso artistico. Nei mesi / anni a seguire, Vittoria Burattini suona con i Franklin Delano mentre Egle Sommacal incide un disco solista per solo chitarra intitolato "Legno". Emidio "Mimì" Clementi, crea nel 2004 il progetto El-Muniria, e pubblica grazie alla Homesleep Records il CD "Stanza 218". Le restanti energie creative vengono veicolate sul fronte letterario; sempre per la Fazi Editore dà alle stampe "L´ultimo Dio", pubblicato nel 2004, mentre è prevista per Gennaio 2009, questa volta da parte di Rizzoli, la pubblicazione del 5° libro e 4° romanzo: "Premendo Forte". Formazione:
Emidio Clementi - voce e basso Egle Sommacal - chitarra Vittoria Burattini - batteria
|