L’iniziativa è stata voluta dall’Associazione per Sarnano in collaborazione con l’amministrazione comunale.
SARNANO, 2007-05-20 - Sabato dalle Marche è partito il nuovo tour estivo di Simone Cristicchi e Sarnano oltre ad ospitare l’anteprima tour può vantarsi del fatto che il nome del tour 2007 è stato deciso nel suo palasport. Un grande Cristicchi, molto sicuro sul palco e che è riuscito a rendere magica l’atmosfera. Piano piano ha scaldato il pubblico e lo ha fatto innamorare. Nel palazzetto di Sarnano sono risuonate le note dei brani che fanno parte del suo nuovo album, ma anche tanti miti e leggende della musica italiana e internazionale, a volte in chiave ironica ma simpatica ed a volte con tanto amore e rispetto. Simone Cristicchi si conferma ottimo osservatore della vita attuale e nelle sue canzoni troviamo degli spaccati che fotografano situazioni nuove che molti giovani e meno giovani si trovano ad affrontare e allora lui regala loro, sempre, il coraggio di riderci sopra per renderle affrontabili. Sul palco l’atmosfera è sempre molto giocosa. Cristicchi e la band sprizzano di allegria e ironia e si producono in gag esilaranti con il pubblico, che non rimane impassibile. E’ sicuramente un concerto fatto di grande musica e spettacolo con un forte impatto emotivo. Sul palco di Sarnano è risuonata la musica di Cristicchi ma anche una curiosa playlist, come direbbero le radio, suonata in stile pianobar. Con lui sul palco: Davide Aru, chitarre, Andrea Rosatelli, basso, Valter Sacripanti, batteria, Olen Cesari, violino, Clemente Ferrari, tastiere.
Il tour ha preso il nome del nuovo album del cantautore romano: “Dall’altra parte del cancello”. Sul palco tutto il pubblico ha subito notato la sedia di legno di “Ti regalerò una rosa”, la canzone con cui Cristicchi ha vinto l’ultima edizione di Sanremo. Il concerto è partito in chiave molto rock con il remake di una canzone molto nazionalpopolare come “L’Italiano” di Toto Cotugno. Poi è arrivata “Che bella Gente”, la canzone scritta in collaborazione con Momo ( in concorso al Musicultura Festival 2007) che gli ha permesso di vincere il Sanremo Giovani e incassare anche il premio della critica. Già dalle prime note di “Stupidoski” ritroviamo il Cristicchi della canzone teatro. Ad un certo punto il cantautore si è messo a parlare di una ragazza che gli avrebbe portato tanta fortuna proprio qui nelle Marche e precisamente al Musicultura Festival, e così è partita “Studentessa Universitaria”. Una breve pausa per riprendere fiato e per parlare con il pubblico. Ha ricordato che questa serata non è altro che una prova generale e che se per caso avessero sbagliato avrebbero ricominciato da capo. A questo punto Cristicchi si mette a parlare di quelli che arrivano sempre tardi e a cui manca sempre qualcosa, che perdono il treno e quindi restano “Senza” benzina, casa, portafoglio, occupazione, ecc…. E via via scivolano anche le note di “Angelo Custode”. Con “Legato a te” arriva l’omaggio Piergiorgio Welby. La “Filastrocca della Morlacca” ci prepara all’ironia di “Vorrei essere come Biagio”, la canzone che per prima lo ha fatto arrivare al grande pubblico. A questo punto è la volta di “Vedrai Vedrai”di Luigi Tenco, poi “I will survive”, ma nel suo stile e inframezzato da un megafono che grida “e’arrivato l’arrotino”. Prima di proporre “Fabbricante di Canzoni” Cristicchi richiama alla memoria Giorgio Gaber, Fabrizio De André e altri miti della musica italiana. Mentre ha scomodato lo stesso Dan Brown per scherzare sull’immortalità dei Pooh. Sul palco si son divertiti a giocare con Vamos a Bailar di Paola e Chiara. A questo punto è arrivato il momento del seguito di “Studentessa Universitaria” ovvero “Laureata Precaria”. Poi quasi per chiedere scusa ai bambini e ai genitori presenti in sala perché qualche volta nelle sue canzoni ricorrono parole un po’ forti si è messo a cantare “Perdono” di Tiziano Ferro. A questo punto sono risuonate le inconfondibili note della canzone vincitrice di Sanremo: “Ti regalerò una rosa” e poi “La Risposta”. Poi gli applausi del pubblico sono stati tanto intensi da convincere Cristicchi a cantare la sua canzone per l’estate “Ombrelloni” e poi “L’Italia di Piero”, molto suonata dalla radio, per poi chiudere definitivamente con “Malarazza” in siciliano.