È difficile raccontare tutto quello che è successo oggi sul Monte Rosa, in una “azzurra” Valle d’Aosta. Un Monte Rosa preso d’assalto da migliaia di appassionati di scialpinismo saliti prima dell’alba per ammirare e sostenere i quasi 800 partecipanti al 16° Trofeo Mezzalama.
Una gara emozionante e affascinante lungo tutti i 45 chilometri di un percorso fantastico, prima sovrastato dal Cervino, quindi dal Breithorn e poi dal Lyskamm.
Una gara che non ha tradito le aspettative e dipinta di “azzurro” fin dalle prime battute, dopo il via da Cervinia (ore 5.30). I francesi, come era logico, hanno tentato di alzare il ritmo per scremare il gruppone, ma sono caduti nella loro stessa trappola. Al primo controllo del Breithorn Perrier, Gachet e Blanc avevano una manciata di secondi di vantaggio su Giacomelli, Pellissier e Troillet, ma già al Passo di Verra la pattuglia italo-elvetica aveva in tasca un vantaggio di 1’ che sul Castore, dopo un tratto alpinistico e col passaggio in cresta con i ramponi calzati, era lievitato a oltre 3’. Fin dall’inizio era chiaro che erano le due squadre di testa a potersi contendere il successo, tant’è che alle loro spalle gli alpini del CS Esercito Reichegger, Brunod e Trento erano ben staccati, insidiati anche dalla squadra dell’SC Cervino con Sbalbi, Seletto e Riz. Per tutti gli altri, i distacchi in minuti già sul Castore si contavano a due mani.
Dietro si assisteva all‘affascinante arrancare di un serpentone multicolore che galleggiava su una mare bianco, baciato dai primi raggi di sole.
E nella pancia del gruppone si facevano subito largo anche le azzurre con Francesca Martinelli che dettava il ritmo alle compagne di cordata, la valdostana Gloriana Pellissier e la compagna di colori (Valtellina) Roberta Pedranzini. Un ritmo ben cadenzato che non è mai calato. Le francesi Favre, Bourillon e Lathuraz non le hanno mai impensierite.
In testa alla gara, con gli sguardi che spaziavano sugli splendidi ghiacciai del Rosa, il Team Valtellina di Giacomelli, Pellissier e Troillet macinava i secondi in salita ed in discesa, i francesi si erano già arresi a metà gara, nel senso che non sono mai riusciti a ribattere all’attacco dei leaders.
I tre bulldozer di testa non hanno mai smesso di attaccare neppure quando le lingue di neve si infilavano tra i sassi. Dopo il rifugio Mantova, quando era ora di togliersi gli sci, i francesi erano già attardati di oltre 8’, un’eternità, scandita da un pubblico incredibilmente folto lungo il tracciato, grazie anche alla bella e tiepida giornata.
Una ventina di minuti, in conclusione, da percorrere di corsa con gli sci sullo zaino e poi l’entrata trionfale a Gressoney, con i tre che si sono meritati gli applausi del pubblico. 4h22’11” di gara per gustarsi il successo del Mezzalama, una vittoria che pesa quanto …un mondiale, perché il Mezzalama è la gara che fa la differenza.
Oltre 10 i minuti che hanno pagato i francesi, apparsi alla fine molto provati. Concreto il recupero nel finale del terzetto dell’Esercito, che in discesa ha dato fondo a tutte le energie disponibili e così Reichegger, Brunod e Trento hanno fatto un bel balzo sul podio togliendo l’illusione a Seletto, Sbalbi e Riz che sono finiti quarti davanti alla squadra FISI composta da Boscacci, Murada e Mezzanotte.
Gara da autentici “missili” quella delle tre ragazze, che non si sono accontentate di vincere con 47’sulle francesi, ma hanno addirittura polverizzato il record femminile col tempo di 5h37’46” ovvero ben 26’59” in meno del precedente primato.
Bella prestazione di Renato Pasini, fondista medaglia d’oro ai mondiali di Sapporo, classificatosi 17° in squadra (Forestale) con Maurizio Pozzi e Luciano Fontana.
Un fantastico “Mezzalama”, insomma, con i complimenti di tutti i partecipanti. E il Trofeo Mezzalama scrive un’altra epica pagina di sport.
Lorenzo Conci, nuovo consigliere federale e referente dello sci alpinismo, ha seguito con passione la gara, e al termine ha commentato così questa fantastica giornata. "Lo sci alpinismo è una disciplina estramente interessante per una serie di motivi; lo praticano tante persone, segno di grande crescita e di amore per la natura incontaminata, poi c'è un aspetto pionieristico, che la tecnologia moderna rende ancor più affascinante anche perchè è uno sport di fatica: e poi l'organizzazione di queste gare è sempre altamente professionale. Questi atleti non faticano per i soldi ma per il grande amore verso la montagna. La Fisi sarà molto vicina allo sci alpinismo: un nuovo modo per vivere gli sport invernali".
Info: www.trofeomezzalama.org
CLASSIFICA MEZZALAMA
1) Giacomelli Guido, Pellissier Jean, Troillet Florent (Team Valtellina) 4.22.41;
2) Perrier Florent, Gachet Gregory, Blanc Patrick (Equipe de France) 4.33.20;
3) Reichegger Manfred, Brunod Dennis, Trento Denis (Centro Sportivo Esercito 1) 4.39.09;
4) Seletto Alain, Sbalbi Tony, Riz Martin (S.C. Cervino Valtournenche 5) 4.48.34;
5) Boscacci Graziano, Murada Ivan, Mezzanotte Mirco (FISI) 4.49.25;
6) Pedrini Daniele, Holzknecht Lorenzo, Coletti Mattia (S.C. Alta Valtellina) 4.52.16;
7) Bonnel Lionel, Anselmet Fabien, Baud Sebastien (CAF Excellence 1) 4.53.07;
8) Rey Alain, Ecoeur Yannick, Farquet Ernest (Swiss Team 1- Garde Frontière) 4.54.04;
9) Moriondo Paolo, Fazio Alberto, Fazio Fulvio (Valtartano Garessio) 4.57.02;
10) Christille Aldo, Christille Carlo, Giovanetto Nadir (S.C. Brusson 1) 5.03.16.
Femminile:
1) Pellissier Gloriana, Pedranzini Roberta, Martinelli Francesca (FISI) 5.37.46;
2) Favre Corinne, Bourillon Natalie, Lathuraz Véronique (Equipe de France) 6.25.01;
3) Grassl Judith, Koch Stefanie, Treimer Silvia (Deutscher Alpenverein) 6.28.13