La Cei contro “Caos Calmo”: «Caro Nanni e cara Isabella, contiamo sulla vostra passione educativa»
“Sono convinto che gli attori, gli uomini di spettacolo, abbiano un grande impatto culturale e dunque una grande responsabilità educativa verso i giovani. Spesso sono i più deboli, i più poveri culturalmente ad essere segnati da questi cattivi insegnamenti e vengono travolti da fantasie erotiche che diventano dipendenza e sfociano nella violenza.” A parlare è don Nicolò Anselmi, responsabile della Cei per la pastorale giovanile.
Ma con chi ce l’ha don Anselmi? Semplice. “Da un bravo regista come Moretti e da un volto sensibile e delicato come la Ferrari mi sarei aspettato una scena romantica, soffusa, tenera, magari un momento d’amore aperto alla vita, ad un figlio.” E’ tutto chiaro. Il dito accusatore è puntato contro Nanni Moretti e Isabella Ferrari, protagonisti dell’ormai arcinota scena hard del film “Caos calmo” – primo posto ai botteghini dello scorso weekend. Il religioso non si ferma qui e lancia una proposta agli attori e a tutto il mondo dello spettacolo: l’obiezione di coscienza. “Sarebbe bello che qualcuno di questi professionisti si rifiutasse di girare scene erotiche volgari e distruttive. Caro Nanni e cara Isabella, contiamo sulla vostra passione educativa.” Guardando la foto in alto, tratta dalla scena incriminata del film, trovare dettagli distruttivi è cosa assai ardua. Ma sulle parole di don Anselmi nessun dubbio: è tutto vero.
David Cresta
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