Non potevamo certo cercare di venire oggi dal Presidente della Repubblica che si trova in visita a Firenze, in un modo “poco istituzionale”, del resto il 9 Maggio prossimo siamo stati ammessi a partecipare alla giornata della Memoria che si terrà al Quirinale.
Siamo stati ammessi fra le vittime del terrorismo, perché il Quirinale ha letto la sentenza che riguarda le stragi del 1993 dove è chiaramente riportato che trattasi di stragi terroristiche ed eversive per mano mafiosa.
La mafia “cosa nostra” , nel 1993, voleva sovvertire l’ordine Costituzionale dello Stato imponendo sue leggi , come la non confisca dei beni accumulati illecitamente.
Inoltre il Quirinale ha precisato che,nel contenuto della sentenza stessa, è riportato l’episodio legato a tal soggetto Bellini un uomo appartenente all’eversione di questo Paese.
Le istituzioni fiorentine non hanno certo pensato di invitare una Associazione come la nostra a partecipare all’ importante giornata che si tiene oggi a Firenze , mentre si parla di Costituzione sicuramente ancora una volta calpestata nel recente 1993.
Inoltre le istituzioni locali sapevano benissimo che anche noi avevamo invitato il Presidente della Repubblica per il 15^ anniversario della strage ,il 27 Maggio prossimo.
Pertanto ,ieri abbiamo scritto una lettera al Presidente della Repubblica, che si invia in allegato.
Auspichiamo che il Presidente della Repubblica possa oggi dire qualcosa in merito alla nota vicenda che ci ha visto e ci vedrà ancora in piazza, nostro malgrado , essendo la cosa umiliante e per noi quindi penosa, fino a quando le vittime di via dei Georgofili e quante nelle nostre condizioni, non avranno ottenuto ciò che lo Stato gli deve , nei modi che il senso civile impone.
Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica
GIORGIO NAPOLITANO
Quirinale
Roma
domani Lei sarà nella nostra città, Firenze, la quale, purtroppo il 27 Maggio 1993 è stata colpita dalla barbarie terroristica eversiva per mano del gotha di “cosa nostra”.
Auspichiamo da lungo tempo in cuor nostro che Ella possa essere con tutti noi e i fiorentini il 26 Maggio prossimo per il XV anniversario della strage.
Sarebbe per noi però altrettanto importante Signor Presidente, se potesse dire una parola per noi anche nell’importante occasione che domani La vedrà presente nella nostra città
Quest’anno è stato l’anno della risoluzione delle cause civili che tutti noi abbiamo intentato contro la mafia. Il Tribunale di Firenze ha stabilito delle somme a fronte dei danni subiti da tutti noi, ma soprattutto a parziale risarcimento per le famiglie delle vittime cadute in via dei Georgofili le quali, anche se mai potranno essere ricompensate con denaro per ciò che hanno sopportato e sopportano, almeno vedranno completarsi il cammino della giustizia civile.
Quelle cause civili da noi intraprese con grande coraggio, saranno altresì un risarcimento importante per quanti rimasti invalidi, tentano oggi di percorrere le strade della speranza.
Ebbene, purtroppo il Fondo 512 previsto dalla Legge del 22 dicembre 1999 e dal quale le vittime della criminalità organizzata dovrebbero trarre sostentamento quando le cause contro la mafia si risolvono, è privo della necessaria copertura finanziaria.
Il Prefetto Profili che gestisce il Fondo stesso ha fatto quanto è nelle sue possibilità affinché le nostre richieste e quelle di molti altri fossero esaudite; ma, non avendo i denari necessari, può solo parcellizzare le cifre spettanti a noi e a quegli italiani che hanno denunciato la mafia in sede civile.
Le parcellizzazioni non bastano. Chi si è trovato suo malgrado in balia dei progetti criminali mafiosi, coinvolto in eventi così drammatici quali le stragi e ne ha avuto la vita distrutta, ha esigenze che meritano una risposta che non può più farsi attendere. Ormai non c’è più tempo per le lungaggini.
La prego Signor Presidente della Repubblica a nome di tutti noi, per quanto Ella vorrà e potrà fare: Le chiediamo, se possibile, di essere ricevuti per esporLe il nostro dramma. Comunque Le saremo grati se domani vorrà spendere una Sua parola per noi affinché il Fondo 512, Legge del 22 dicembre 1999, abbia i finanziamenti di cui necessita per far fronte alle esigenze di tutte quelle vittime che hanno trovato il coraggio e la forza di denunciare la mafia.
I più deferenti ossequi
Per il Direttivo
Giovanna Maggiani Chelli
*Vice Presidente e Portavoce
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
MAFIA: ASS.GEORGOFILI, APPELLO A NAPOLITANO PER FONDO 512
(ANSA) - FIRENZE, 31 MAR - "Ormai non c'é più tempo per le
lungaggini. La preghiamo signor Presidente per quanto vorrà e
potrà fare, di dire una parola anche per noi". Lo scrive, in
una lettera inviata al Capo dello Stato Giorgio Napolitano,
Giovanna Maggiani Chelli, vicepresidente dell'Associazione dei
familiari delle vittime dell'attentato di via dei Gerogofili.
Chelli si riferisce al cosiddetto 'Fondo 512' che regola il
sostegno finanziario ai familiari delle vittime della
criminalità organizzata.
"Quest'anno - afferma Chelli nella nota - è stato l'anno
della risoluzione delle cause civili che tutti noi abbiamo
intentato contro la mafia. Cause che saranno altresì un
risarcimento importante per quanti rimasti invalidi, tentano
oggi di percorrere le strade della speranza. Ebbene, purtroppo
il Fondo 512 previsto dalla Legge del 22 dicembre 1999 e dal
quale le vittime della criminalità organizzata dovrebbero
trarre sostentamento quando le cause contro la mafia si
risolvono, è privo della necessaria copertura finanziaria. Chi
si è trovato suo malgrado in balia dei progetti criminali
mafiosi, coinvolto in eventi così drammatici quali le stragi e
ne ha avuto la vita distrutta, ha esigenze che meritano una
risposta che non può più farsi attendere".
Nell'appello, l'Associazione ha anche invitato il Capo dello
Stato a Firenze per il 27 maggio prossimo, 15/mo anniversario
della strage. (ANSA).
COM-CH
31-MAR-08 17:17 NNNN