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Cosmica 2 (Tecnica mista su carta, 1964-66) |
Tullio Crali: ritorno al futuro
A un passo dal centenario del Futurismo, a Roma si onora la concreta utopia di Tullio Crali, protagonista per tutta una vita dell’aeropittura.
La discesa nel rifugio antiaereo dell’EUR prelude con suggestione alla scoperta dell’universo di Crali, che declina i temi futuristi come costantemente sospeso: la libertà dei suoi dipinti è maschera d’ossigeno, tra le mura basse del rifugio come in alta quota. E volano alte le idee del Futurismo, con i miti della modernità e del volo che nell’antologica romana sembrano avere un qualche corso nelle stanze sotterranee: da sotto in su contempliamo la magnificenza dell’impennata e delle geometrie acrobatiche, con “Ali tricolore” (1932) che affascina nei richiami bellici. Dall’alto in fuori si dispiega tutta l’energia della vita nelle macchine aeree, con le grandi tele colorate che respirano nel rumore dei motori (“Macchine in cielo” – 1982), illuminano con i fari campagne e litorali e descrivono appieno l’ebbrezza di chi coglie finalmente uno dei sogni più grandi dell’uomo.Un sogno che in Uomo e cielo trova il completamento; Crali, come in un’estasi aeropittorica si trova egli stesso in sublime balìa delle nuvole e dei venti (“Autoritratto” – 1935), percorrendo in questa condizione le emozioni della storia: dall’allunaggio (“Rientro dallo spazio” – 1969) alle tragedie dei kamikaze giapponesi della seconda guerra mondiale (“Vento divino” – 1969). Il pittore vive così la fase “sintetica e documentaria” dell’aeropittura futurista per poi spostarsi e toccare anche la visione “stratosferica cosmica biochimica”. Così nella sezione Verso l’infinito ci fa conoscere cosa c’è oltre; oltre le nuvole e il terrestre, oltre la soglia della luce e dell’atmosfera. Un viaggio cosmico che va dalle opere polimateriche degli anni ’50, in cui impiega le ardesie, alle piccole preziose carte degli anni ’60 in cui sbirciamo curiosi dagli oblò dei primi space shuttle. La mitizzazione futurista del volo si realizza compiutamente in Crali; la trilogia meccanica-onirica-cosmica rappresenta l’evoluzione culturale e la ricerca continua di uno dei maestri della principale avanguardia artistica italiana del ‘900, il quale ha saputo essere grande innovatore nella straordinaria qualità artistica e pittorica. Con Crali vivremo sempre da sù lo spazio, il tempo, la vita umana.
Tullio Crali – Aeropittore futurista (1910-2000) Utopia, volo, modernità Roma, Rifugio antiaereo del Palazzo Uffici EUR 9 maggio – 8 giugno 2008 Orario: mar-ven ore 15-19/sab-dom ore 10-13 e 15-19 Biglietti: 6 euro (intero)
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Francesco Serafini
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Cultura e Spettacoli |
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il 30 May 2008 alle 17:47 |
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