Cineforum S.B.T. Buster Keaton
Associazione di cultura cinematografica Aderente alla Federazione Italiana Cineforum
Prossimo appuntamento Stagione 2007/08
GIOVEDI 20 Marzo
ORE 21.30
Cinema delle Palme
Proiezione del film : “Il falsario - Operazione Bernhard”
Regia: Stefan RUZOWITZKY
Oscar miglior film straniero 2008
Berlino, 1936: Solomon Sorowitsch è considerato il Re dei falsari, un vero e proprio artista della riproduzione di banconote e documenti falsi. Mandato nel campo di concentramento di Mathausen, e successivamente a Sachsenhausen, ritrova Herzog, l'ispettore che lo aveva arrestato. L'uomo incarica Solomon ed altri prigionieri di falsificare banconote inglesi e americane, nel tentativo di mettere in ginocchio l'economia dei paesi nemici, in cambio di un trattamento di favore.
Tratto dal libro autobiografico di Adolf Burger (The Devil's workshop, inedito in Italia), un ebreo slovacco che fece realmente parte di quel reparto speciale a Sachsenhausen, Il falsario di Ruzowitzsky non è tanto un'opera "sui" lager, ma nei" lager: il campo di concentramento slitta in secondo piano, e da testo diventa contesto, laboratorio per osservare il comportamento di uomini costretti ad agire in una situazione estrema, in bilico tra la vita e la morte.
Il racconto acquista così una valenza astratta che fuga in parte il sospetto di relativismo etico - ebrei internati disposti all'occorrenza a farsi carnefici - e aderisce allo stato d'indeterminatezza morale in cui brancolano i personaggi. Una scelta confermata dall'uso del teleobiettivo, con il quale il regista vuole "spiare" a distanza azioni e reazioni senza mai assumere una posizione. Il che non gli impedisce comunque di costruire un film spettacolare, tentato talvolta dalle soluzioni più facili - come nell'emblematico contrasto tra la musica lirica e le condizioni di vita nel campo, ovvero il massimo del sublime e dell'orrore umanamente possibile -, rovinato in coda da un finale consolatorio. Gran prova attoriale, messa in scena kantoriana e bella fotografia espressionista di Benedict Neuenfels.