di Pio Rapagnà e Giovanna Forti *
Roseto degli Abruzzi, 6 novembre 2007
Al Presidente del Consiglio Regionale dell'Abruzzo
Ai Consiglieri Regionali
Palazzo dell'Emiciclo - L'Aquila
e p.c. Al Difensore Civico Regionale
“ Alla Commissione speciale Statuto della Regione Abruzzo
“ Alla Commissione di Vigilanza del Consiglio Regionale
“ Alla Corte dei Conti della Regione Abruzzo
“ Alla Commissione Parlamentare per gli Affari Regionali
LORO SEDI
OGGETTO: richiesta provvedimenti legislativi e statutari
Con la presente, in qualità di responsabili del Comitato promotore 4 referendum regionali abrogativi, Vi chiediamo di rendere attuativo quanto stabilito dall'art. 77 dello Statuto della Regione Abruzzo recante oggetto “Il procedimento del referendum abrogativo”, il quale, al comma 1, recita quanto segue: “La richiesta di referendum abrogativo, formulata in modo chiaro ed omogeneo, è presentata dai soggetti legittimati al Collegio per le garanzie statutarie. Il Collegio valuta l'ammissibilità a norma della Costituzione della Repubblica e dello Statuto; verifica la regolarità della richiesta e del procedimento a norma dello Statuto e della Legge Regionale; comunica l'esito del referendum al Presidente della Giunta che lo proclama: L'Atto di proclamazione è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione”.
Si rende noto che è fatto obbligo al Consiglio Regionale di provvedere a quanto sopra richiesto dal Comitato, in attuazione del Titolo VIII dello Statuto recante a oggetto: “Gli strumenti di garanzia”, il quale all'art. 79, recante oggetto: “Il Collegio regionale per le garanzie statutarie”, stabilisce quanto segue: 1. Il Collegio regionale per le garanzie statutarie è organo di consulenza della Regione. E' composto da cinque esperti, di cui uno indicato dal Consiglio delle Autonomie locali, eletti a maggioranza dei tre quarti dal Consiglio Regionale. 2. Il componente del Collegio regionale per le garanzie statutarie dura in carica cinque anni e non è immediatamente rieleggibile. 3. La legge disciplina i principi e le modalità per l'elezione ed il funzionamento del Collegio regionale per le garanzie statutarie.
Lo stesso Titolo VIII, all'art. 80 recante a oggetto: “Le funzioni del Collegio regionale per le garanzie statutaria”, recita quanto segue: 1. Il Collegio regionale per le garanzie statutarie svolge le funzioni previste dallo Statuto; esprime pareri: a) sull'interpretazione dello Statuto nei conflitti tra gli organi della Regione; b) sull'ammissibilità dei referendum e delle iniziative popolari; c) sui rilievi di compatibilità con lo Statuto delle deliberazioni legislative sollevati da un quinto dei Consiglieri; d) negli altri casi previsti dallo Statuto. 2. Il Consiglio Regionale può deliberare in senso contrario ai pareri del Collegio a maggioranza assoluta. 3. Al Collegio per le garanzie statutarie la legge elettorale demanda compiti amministrativi inerenti lo svolgimento delle elezioni.
Vi chiediamo contestualmente di modificare, adeguandolo alla realtà demografica della Regione Abruzzo, l'art. 75 dello Statuto recante oggetto: “L'indizione del referendum abrogativo e i soggetti legittimati alla richiesta”, il quale al comma 1 recita quanto segue: “Il Presidente della Giunta regionale indice referendum per l'abrogazione totale o parziale di una legge regionale, di un regolamento regionale, di un atto amministrativo generale o di programmazione, quando lo richiedano un cinquantesimo degli elettori”, con evidente e grave disparità rispetto ad altre regioni italiane. Infatti, in Abruzzo, un cinquantesimo degli elettori corrisponde oggi a 25.075 firme da raccogliere, autenticate e certificare in soli tre mesi, mentre ad esempio la Regione Lombardia, otto volte più popolata, ha stabilito un minimo di 40.000 firme e la Regione Umbria 10.000 firme. Chiediamo il ripristino di quanto, tra l'altro, già prevede la Legge Regionale 86/87, e cioè un quorum di 15.000 elettori abruzzesi.
In tale contesto infine, alla luce delle enormi ed insuperabili difficoltà burocratiche, economiche e amministrative verificate e certificate nel corso della recente raccolta firme sui 4 referendum regionali, chiediamo al Consiglio Regionale l'adeguamento delle figure, attualmente riconosciute dalla L.R. 86/87 come soggetti abilitati alla autentica delle firme dei cittadini sottoscrittori, a quelle previste dalle norme sui referendum nazionali.
Chiediamo, pertanto, l'approvazione dei provvedimenti di legge in oggetto, che regolarizzino e sanino la pesantissima ed insostenibile situazione attuale, consentendo così che, in occasione della prossima campagna referendaria regionale, la raccolta e la presentazione delle firme si possa svolgere in serenità e trasparenza, a tutela e garanzia dei diritti del nostro e di altri futuri Comitati promotori e dei Cittadini sottoscrittori, nel doveroso rispetto dello spirito costituzionale e federalista dei referendum regionali, i quali, sul piano del procedimento di raccolta ed autentica delle firme, certamente non possono avere un trattamento e un rispetto delle regole diverso da quanto viene assicurato ai referendum nazionali e, a parità di condizioni, alle iniziative referendarie delle altre regioni italiane.
* Comitato promotore 4 Referendum regionali
Responsabili: Pio Rapagnà e Giovanna Forti
Via Lombardia, 10 – Roseto degli Abruzzi - Tel. 085-8944932 - 330-431480