Cinque secoli di creatività con le mani nell’argilla
“Cinque secoli di creatività con le mani nell’argilla”. Con questo slogan, il Comune di Appignano ha celebrato, nel fine settimana, il Cinquecentenario dell’Artigianato delle terrecotte appignanesi. 09/07/2008 01:15:11 - Domenica pomeriggio, in Borgo Santa Croce - l’antica via dei Vasai - è stata inaugurata una mostra di ceramica e celebrata una Messa in suffragio dei Maestri Vasai che per quasi mezzo millennio si sono spesi nell’attività, e “ grazie ai quali - ha detto Mario Gasparrini, assessore comunale alla Cultura - oggi Appignano è conosciuto in Italia come Centro delle terrecotte”. Ma l’evento-clou della manifestazione è stata la tavola rotonda di sabato sul tema “Terrecotte e ceramiche: ieri, oggi, prospettive per il futuro”, organizzata in collaborazione con le città marchigiane che, insieme ad Appignano, hanno costituito l’Associazione “Marche Ceramiche”: Pesaro, Urbania, Fratte Rosa, Montottone, Ascoli. Lo scopo è di “fare sistema”, mettendo in rete in un unico circuito, differenziati per tipologia, i musei e le iniziative sulla ceramica. È infatti solo attraverso una catalogazione, una ricerca storica delle tipologie realizzative e delle tecnologie - come è emerso dal convegno - che è possibile mantenere quelle peculiarità, quella qualità delle produzioni da reintrodurre nel mercato locale, per promuovere, mantenendola viva, la tradizione artistica delle ceramiche del territorio marchigiano, decorate e d’uso (terrecotte). All’incontro, coordinato da Alberto Meriggi, docente di Storia medievale all’Università di Urbino, hanno dato il loro qualificato contributo Giuseppe Lucarini, già sindaco di Urbania, presidente dell’Associazione Ceramica Urbania nonché assessore della Provincia di Pesaro e Urbino; Renzo Savelli, assessore della Provincia di Pesaro e Urbino; Maria Adele Berti, sindaco di Fratte Rosa; Giovanni Carelli, sindaco di Montottone; Andrea Maria Antonini, vice sindaco e assessore alla Cultura di Ascoli. A fare gli onori di casa, l’assessore provinciale Daniele Salvi e Maurizio Raffaelli, sindaco di Appignano, che ha concluso i lavori rilanciando l’idea di dar vita ad Museo virtuale della Ceramica appignanese.
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