A grande richiesta torna al Ventidio Basso “Se il tempo fosse un gambero”
ASCOLI P:, 2007-09-26 - Sabato 13 Ottobre, alle ore 21.00, andrà nuovamente in scena, presso il Massimo Cittadino, la commedia musicale “SE IL TEMPO FOSSE UN GAMBERO”, scritta da Iaia Fiastri e Bernardino Zapponi e diretta in passato al Teatro Sistina in Roma da Garinei e Giovannini. Lo spettacolo è completamente organizzato ed allestito dai Giovani di Azione Cattolica della Parrocchia del SS. Crocifisso in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Ascoli Piceno che ha nuovamente concesso il Patrocinio. Visto lo straordinario successo ottenuto lo scorso 19 Maggio, al debutto, quando si è registrato il tutto esaurito in ogni ordine di posti, il gruppo - guidato dall’attenta regia di Christian Mosca - ha accolto con grande entusiasmo la proposta dell’Amministrazione Comunale di replicare in Ottobre decisi più che mai a ricreare la magica atmosfera del debutto e riproporre questo lavoro che tante risate e tanti sinceri applausi aveva generato tra il pubblico. La manifestazione è patrocinata inoltre dalla Confindustria AP e dal Gruppo Giovani Imprenditori AP.Tutto il ricavato sarà, anche stavolta, interamente devoluto in beneficienza e destinato agli anziani della nostra città; è lo stesso Christian Mosca a spiegarne le finalità: “E’ significativo che a dare questo contributo siamo proprio noi giovani, come sintesi di un ideale abbraccio che unisce il nostro mondo a quello degli anziani; e che per dare tale contributo si utilizzi proprio il teatro che diventa, in tal modo, non solo uno strumento di crescita personale umana e culturale ma anche un’opportunità di solidarietà sociale” Moltissimi i partecipanti: dai protagonisti – Cristina Paolini, nei panni della dolce ed ingenua nonnina Adelina catapultata indietro nel tempo da un grottesco ed imbranato diavolo (Serafino D’Emidio) – agli altri personaggi interpretati da Stefano Scaramucci (il Principe Poniatosky), Sara Piccioni (Sora Lalla), Valeria De Santis (Sora Cleofe), Graziano Zanchè (il Maligno), Marco Tomassini (lo chauffeur), Massimiliano Mariotti (Beppe er Bertuccia), Riccardo Cosmi (oste) e Martina Brandozzi (moglie di Max); dal corpo di ballo (Linda Damiani, Luigina Bachetti, Alessandra Ferranti, Eleonora Ferranti, Emanuela Mariani, Sandra Scarpellini, Anna Rita Tosti, Cristina Febo, Federico Seghi, Claudio Mascetti, Cesare Fabiani, Matteo Mariotti, Massimiliano Mariotti, Paolo Bonfini, Giuseppe Serena) ai popolani (Serena De Angelis, Michela Damiani, Katia De Angelis, Roberto Forcina, Matteo Cennerini, Luca Piccioni, Mattia Alfonsi, Marco Innocenti, Loris Antonelli, Filippo Barullo, Claudio Lori, Orlando Agostini, Marco Cristofori, Ascanio Cataldi ed i piccolissimi ma bravissimi Davide Fioravanti e Giovanni Angius. Le coreografie sono curate da Arianna Natalini, scenografie di Giorgio Olori assistito dai suoi validi collaboratori (Sergio Piccioni, Luigino De Santis, Pacì Corinti, Armando Tomassetti, Oreste Aquilone, Luigino D’Emidio, Teresa Paci, Fabio Provinciali, Serenella Di Lorenzo, Francesca Vergari, Eleonora Ferranti, Domenica Costantini, Serena De Angelis) Disegno luci di Leonardo Chittarini, arrangiamenti e direzione musicale di Marco Paolini, tecnici audio e luci Marco Angius e Valeriano Bachetti, suggeritrici Elena Orzegovich e Francesca Vergari, macchinista Federico Monti, costumiste Ilaria Di Marco ed Elisa Farina, realizzazione sartoriale di Rossana Tarquini, trucco di Silvia Palermi, acconciature di Patrizia Durinzi. La direzione di scena è affidata a Sara Vallone. NOTE DEL REGISTA Tornare indietro nel tempo…ipotesi affascinante, sogno antico quanto l’uomo stesso, motivo ispiratore di generazioni di scrittori. Questa è l’idea di fondo che fa da “liet motiv” alla storia che si sviluppa tra machiavellici espedienti, curiosi camuffamenti e strani equivoci provocati dal Diavolo Max alle prese con l’arduo compito di avere la meglio sulla bontà, sull’innocenza e sull’ingenuità di Adelina. Tornare indietro nel tempo…in una Roma popolana, romantica cornice di abitudini dimenticate, teatro di storie semplici, di atmosfere magiche, di credenze e rituali scaramantici ormai quasi perduti. Questo lo scenario in cui si snoda la vicenda della protagonista, Adelina, che il giorno del suo ottantesimo compleanno esprime il desiderio “non proprio encomiabile” di tornare ventenne per sposare il nobile che lei aveva respinto; e questo è il contesto in cui si muove Max, una sorta di ”diavolo di serie B” grottesco ed imbranato, che le tenta tutte per riabilitarsi agli occhi del suo padrone, il Maligno, e non perdere per sempre i suoi perfidi poteri magici. Ma non sarà tutto così semplice perché “al cuor non si comanda” e persino il Male - che spesso, nella realtà quotidiana, si presenta davanti a noi all’improvviso sotto le più svariate forme tentandoci, toccando i nostri punti deboli e promettendoci effimere gioie – deve retrocedere davanti alla forza che guida il mondo, l’Amore. Chi non ha mai sperimentato la soddisfazione di sfuggire al Male? Chi ha difficoltà a testimoniare quanto sia bello lottare per sconfiggerlo consapevolmente seguendo gli ideali in cui crediamo? L’Amore vince sempre su tutto, il Bene vince sempre sul Male…basta volerlo, basta vivere nella convinzione dei propri valori! E’ il gioioso messaggio d’Amore che questa commedia manifesta orgogliosamente, una strenua difesa di quegli ideali cattolici imprescindibili - come la Vita e la Famiglia - che troppo spesso oggi vengono sottovalutati. Tutto ruota attorno al Tempo e lo spettacolo invita alla riflessione sul suo inesorabile trascorrere e lo fa in un’ottica positiva ed ottimista dimostrando come anche il Tempo si debba piegare alla forza straordinaria dell’Amore, “l’amor che move il sole e l’altre stelle”. Christian Mosca Prevendita biglietti presso la biglietteria del Teatro Ventidio Basso (Via del Trivio) fino al giorno della rappresentazione (Platea e palchi: 10€; loggione:7 €).
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