AngellottiAppunti: notizie in tempo reale
08/06/2009 - La vile e squadristica aggressione al Procuratore della Repubblica di Verona da parte di un gruppo violento di ragazzini è ben altro che un fatto isolato ed insignificante. Quel pestaggio trae le sue origini prime nella querelle tra Berlusconi e magistratura. In un clima di reciproci dispetti (Berlusconi che fa mancare agli uffici giudiziari gli articoli di cancelleria e che vuole dividere l'Ordine Giudiziario, la Magistratura che analizza al microscopio la condotta del Premier) sbiadiscono e perdono prestigio sia il Governo che i Magistrati. Se per la magistratura Berlusconi è un disonesto, per Berlusconi è la magistratura ad essere corrotta e forcaiola. Governo e Magistratura si delegittimano a vicenda, contribuendo, entrambi, ad allontanare il paese dalle istituzioni. Così i tetti listelli di Verona si sono sentiti incoraggiati dalle parole del premier. Se Berlusconi dice che i magistrati sono disonesti, perché - hanno pensato quei ragazzotti - non possiamo pestarne uno che si è messo nella nostra strada? Se la gente non crede più nella legge ed in coloro (i magistrati) che la amministrano, sia per la lunghezza dei processi che per le parole di fuoco di Berlusconi, la gente stessa farà giustizia da sé. Le “ ronde padane” allora diventano lo strumento di un potere “muscolare” che schiaccia i più deboli ed i diversi. Berlusconi stesso e la magistratura non si rendono conto di quanto male facciano, e entrambi, al paese e in quanto, in tal modo, facciano gli interessi dei veri disonesti. In tempi ormai lontani l'onorevole Andreotti fu accusato di essere un mafioso e di aver ordinato l'uccisione del giornalista Pecorelli. Bene, in tali frangenti, la condotta di Andreotti fu un modello di saggezza e storicismo: senza sbraitare e di inveire il divo Giulio accettò la croce di un lungo procedimento giudiziario al termine del quale fu pienamente assolto. Ma anche allora (e ciò è nel suo stile) non si scagliò con foga nei confronti dei suoi persecutori, porgendo, anzi, l'altra guancia. Oltretutto, mentre le accuse ad Andreotti erano palesemente assurde ed infondate, quelle a Berlusconi hanno un “fumus” di veridicità. Se la smetta Berlusconi di frignare con un bambino, se la smetta la magistratura di fare dispettucci al Premier! Facciano “la Pace” se non per loro, almeno per il bene del paese. Giuseppe Angellotti
|