PaesaniAppunti: Ospedale di Rete San Sabino
OSIMO, li 06/06/2008 - Nuovo Polo Ospedaliero di San Sabino di Osimo ed interventi sulla viabilità. Il Comitato Pro Ospedale di Rete, che si avvale anche della collaborazione di un gruppo di Ingegneri, Architetti e di studiosi della viabilità e dello sviluppo del territorio marchigiano, preso atto con soddisfazione della decisione presa il giorno 30 maggio u.s. dai Dirigenti della Regione Marche, nonché dai Sindaci e dagli Amministratori presenti in rappresentanza dei Comuni del comprensorio, interessati al nuovo Polo Ospedaliero che accorperà anche l’INRCA, ha affrontato anche le problematiche relative alla viabilità. In primo luogo il Comitato ritiene necessario far sì che i cittadini di Ancona possano raggiungere il sito in tempi ragionevolmente brevi (15~20 minuti) e ciò è possibile sia rivedendo la viabilità esistente in territorio osimano (via San Giovanni), sia realizzando nuovi tratti di strada che proseguendo dal rettilineo della Baraccola, bypassando Osimo Stazione, permetterebbero di raggiungere in tempi brevi la località di San Sabino. La suddetta nuova arteria, che tra l’altro si viene a trovare sulla direttrice Ancona-Macerata, non ha necessità di gallerie o di impegnative, quanto costose, opere infrastrutturali, dal momento che dovrà superare pendenze di modesta entità e potrà svilupparsi prevalentemente a fondo valle, con limitato impatto ambientale. Per quanto riguarda il comprensorio maceratese, da un esame dei programmi in tema di viabilità, sia da parte delle Province di Ancona che di Macerata, nonché della Regione Marche, si ritiene che il raggiungimento del nuovo Polo, rispetto alla situazione attuale, verrà alquanto agevolato. Infatti stanno per iniziare i lavori di ampliamento della Valmusone, così come quelli di collegamento con la zona Squartabue di Recanati, che permetteranno alla città leopardiana di raggiungere il nuovo e moderno complesso Ospedaliero utilizzando la Provinciale 105 Recanati-Osimo fino alla Provinciale Valmusone. Percorrendola per un breve tratto, tramite ampliamento delle strade già esistenti, permetterebbe di raggiungere il nuovo complesso ospedaliero con tempi di percorrenza massimi di circa 15 minuti. In alternativa Recanati potrà utilizzare il nuovo svincolo di Squartabue. La novità più interessante in tema di viabilità del comprensorio maceratese è costituita dalla realizzazione a breve dell’arteria intervalliva denominata “La Mezzina”, che permette il collegamento della zona Squartabue di Recanati, e quindi la Valmusone, con Chiarino per poi innestarsi sulla futura autostrada da realizzarsi a fianco del fiume Potenza, anch’essa di ormai certa realizzazione, che all’uscita di Porto Potenza Picena porterà allo svincolo di Villa Potenza, e quindi a Macerata ed al suo entroterra. E’ opportuno precisare che la strada intervalliva (Mezzina) proseguirà per Montecosaro e Fermo, rendendo molto più agevole raggiungere San Sabino di Osimo, accorciando i tempi di percorrenza, anche da parte dei Comuni di Montelupone, Potenza Picena e Porto Potenza Picena. Attualmente la viabilità del comprensorio in certi orari risulta essere un po’ “convulsiva”, ma con gli interventi in fase di realizzazione, vedi il potenziamento della Valmusone, la realizzazione della “Mezzina” ed altri già previsti, nonché ulteriori interventi che si potranno prevedere e realizzare, i cui costi non saranno esorbitanti, in aggiunta alla concreta possibilità di convogliare una parte del traffico dalla ruota gommata alla “strada ferrata”, realizzando le “Metropolitane di Superficie”, previste sia a nord che a sud del nuovo Polo Ospedaliero, faranno sì che gli oltre 150.000 utenti potranno agevolmente raggiungere il nuovo Polo Ospedaliero di San Sabino di Osimo. Per ultimo non si può non ricordare che molti lavori sono già stati realizzati, vedi il primo piano di quello che sarà il nuovo Ospedale di San Sabino, oltre ad altre costose opere di sistemazione dell’area. Per quanto sopra è quindi assolutamente necessaria una rapida ripresa dei lavori ed un’altrettanto rapida loro ultimazione, almeno del primo lotto, per far sì che le legittime aspettative degli oltre 150.000 cittadini di un’area metropolitana vasta non vengano ulteriormente disattese.
IL PRESIDENTE, Fausto Paesani
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