FUSELLI: “DARE VITA A UN CONSORZIO DI COMUNI PER GARANTIRE
A CITTADINI E ALLEVATORI LA DISPONIBILITA’ DI UN SERVIZIO
CHE E’ UTILE ALLA COLLETTIVITA’ QUANTO LE STRUTTURE SPORTIVE”
Riaprire il mattatoio di Corridonia, anche attraverso la costituzione di un consorzio dei tredici comuni che lo utilizzano, e rivedere in generale l’organizzazione delle strutture per la macellazione, che oggi danneggia allevatori e cittadini, oltre a pesare sull’ambiente, viste le emissioni di anidride carbonica causate dai lunghi tratti di trasporto.
E’ quanto richiede Coldiretti Macerata, come soluzione ai problemi causati dalla chiusura dell’edificio, avvenuta in seguito al crollo del tetto.
“La situazione è oggi insostenibile, poiché nell’intera provincia di Macerata ci ritroviamo con una manciata di piccole strutture e una grande, il Cemaco, praticamente inutilizzabile, oltre che probabilmente destinata a scomparire a breve – spiega il presidente di Coldiretti Macerata, Luciano Fuselli -. Serve un impegno immediato per riaprire la struttura di Corridonia, e a tale proposito ringraziamo il Comune per la sensibilità dimostrata con l’impegno votato in consiglio, ma anche pensare a una più razionale organizzazione delle altre, poiché un mattatoio serve a tutta la collettività, al pari, tanto per fare un esempio, di una struttura sportiva o di altre opere”.
Nell’ultima conferenza dei sindaci, la direzione dell’Ortomercato di Macerata ha dato la propria disponibilità ad ospitare la macellazione di bovini e suini. “Un’offerta che andrebbe presa in considerazione – sottolinea Fuselli -, ma resta comunque il problema di garantire la presenza di un mattatoio anche nella valle del Potenza”. Secondo Coldiretti Macerata va pianificata la presenza di strutture medie, da 2-3mila capi, disposte in maniera strategica sul territorio e, soprattutto, facili da gestire anche dal punto di vista economico, al contrario di realtà sovradimensionate che hanno costi insostenibili per la società.
“Solo così consentiremo al cittadino consumatore di acquistare fettine davvero a km zero e risolveremo i problemi degli allevatori della zona – conclude il direttore di Coldiretti Macerata, Gabriel Battistelli -, evitando che gli animali siano costretti a lunghi viaggi, che tra l’altro hanno un costo ambientale non indifferente in termini di emissioni di anidride carbonica”.