Marlene Kuntz “Best of”
Etichetta: Virgin Brani: Festa mesta / Canzone di oggi / Retrattile / Nuotando nell’aria / Non gioco più / Bellezza / La canzone che scrivo per te / La libertà / Musa / Il pregiudizio / La lira di Narciso / L’odio migliore / Come stavamo ieri / Uno / Fingendo la poesia / Schiele, lei, me / Impressioni di settembre
La canzone che scrivo per te, Bellezza, Nuotando nell’aria, Come stavamo ieri tutte insieme nello stesso disco. Certo, mancano Sonica, Ineluttabile, Ape regina, Cara è la fine, ma si sa, nelle raccolte non può esserci tutto. Il primo “Best of” dei Marlene Kuntz stranamente arriva nei negozi subito dopo le festività natalizie, periodo tradizionalmente favorevole dal punto di vista commerciale alle raccolte celebrative. Scelta controcorrente per artisti che hanno rappresentato sin dall’inizio della propria carriera la punta di diamante di un certo modo di concepire la musica, onesto e intransigente. A quindici anni di distanza dal loro esordio discografico – quel “Catartica” che ha tracciato la strada per decine di formazioni italiane – il gruppo di Cuneo mette insieme tredici dei suoi pezzi pregiati e a questi aggiunge tre cover (Non gioco più di Mina, La libertà di Gaber e l’ultima, perfetta rilettura di Impressioni di settembre della PFM) e un inedito, Il pregiudizio, con i Marlene versione garage. Per chi ama il rock italiano questo è un disco praticamente inutile, visto che i sette album firmati Marlene Kuntz saranno con tutta probabilità conosciuti a menadito. Per chi però non si è mai avvicinato a certe sonorità aspre e a certo lirismo dei testi, il “Best of” può essere l’occasione buona per farlo. Abbondando le ballate (i pezzi tirati sono solamente cinque), questa raccolta può rappresentare davvero un valido ‘primo approccio’ all’affascinante mondo dei Marlene.
David Cresta
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