Recital Al Chiaro di Luna- Gianni Maria Ferrini, pianoforte
Giovedì 17 Luglio ore 21.30 ( Paese Alto Torrione-Piazza Sacconi )
Beethoven - Sonata Op. 27 n. 2 "Al Chiaro di Luna"
Schumann – Arabeske ; Chopin - Ballata n. 1 Op. 23 in Sol min.
Chopin - Notturno Op. 32 n. 1 ; Chopin - Notturno Op. 9 n. 1 ; Chopin - Studio Op. 25 n. 1
Chopin - Studio Op. 25 n. 2 ; Chopin - Studio Op. 10 n. 12
La scelta dei brani vuole essere un omaggio all’arte romantica del pianoforte, a cominciare dalla Sonata n. 14 in Do diesis minore di Ludwig Van Beethoven denominata dal compositore "Sonata Quasi una fantasia" ma più comunemente nota sotto il nome di "Al Chiaro di Luna". La sonata, di grande potenza emotiva, è una delle più famose composizioni per pianoforte di ogni tempo ed è riconosciuta come una delle più importanti opere del periodo classico. Berlioz, nel suo “Voyage musical”, scrive: ”V'è un'opera di Beethoven,conosciuta sotto il nome di Sonata in do diesis minore ..., il cui Adagio è una di quelle poesie che il linguaggio umano non giunge a definire.''
Come Beethoven, anche Schumann visse un’esistenza profondamente travagliata. Del pianoforte, il compositore tedesco scoprì le qualità più intime e nascoste. Pagina di grande riflessione ma ben calibrata anche con un aspetto virtuosistico, la composizione Arabeske op. 18 del 1839 riflette uno spiccato gusto viennese con sonorità a volte elegiache. I giochi musicali di grande sentimento si riflettono in un denso contrappunto che ricorda i patimenti che hanno accompagnato tutta l'esistenza dell’autore.
Schumann stimava ed amava moltissimo Chopin, autore predominante nel programma musicale della serata. Chopin rappresenta l’essenza del musicista romantico ed è senza dubbio il pianista per eccellenza in quanto proprio su questo strumento egli concentra la sua produzione musicale, ritenendo che fosse maggiormente adatto per dare voce al suo intimo sentire ed alla sua espressività. L’essenza della musica di Chopin si può trovare nelle Ballate, nelle Mazurche, nelle Polacche, nei Preludi ed ovviamente nei Notturni. In questi ultimi, Chopin libera tutta la sua inventiva: sviluppa temi dalla semplice liricità, gioielli melodici e "dipinti sonori" raffinatissimi. Chopin ha la capacità di far apparire semplice ed immediato anche quello che tecnicamente non lo è per nulla: i suoi temi e le sue frasi cristalline nascondono passaggi difficili che solo un pianista veramente capace riesce a suonare con la massima disinvoltura ed eleganza. Conclude il programma una scelta di Studi che rappresentano la “Magna Charta” della tecnica pianistica. Caratteristiche del suo stile pianistico sono la compostezza, il fraseggio ed il tocco.
Gianni Maria Ferrini, romano, allievo di Orazio Frugoni, inizia lo studio del pianoforte all’età di cinque anni, diplomandosi al Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma.
Studia Nuova Didattica della Composizione con Mauro Bortolotti. Allievo di Aldo Ciccolini (Masterclass di Sermoneta, 1988).
Inizia giovanissimo una intensa attività concertistica esibendosi su invito di importanti Istituzioni musicali italiane come la Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, l’Accademia delle Arti e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. All’estero, suona in Germania, Svizzera, Inghilterra e Grecia.
Si esibisce con numerose orchestre (Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra da Camera del Lazio, Orchestra Regionale del Lazio, Orchestra Filarmonica di Bacau).
Nel 1989 suona per l’A.GI.MUS, nella rassegna dedicata ai concerti per pianoforte e orchestra di Mozart.
Nel 1992 ha inizio la collaborazione con il Teatro dell'Opera di Roma come Maestro sostituto.
Intensa è la collaborazione con l’étoile Elisabetta Terabust. Numerosissime saranno le esibizioni solistiche al pianoforte negli spettacoli in cartellone dal 1993 al 1999. Si esibisce in serate monografiche dedicate a musiche di Bach, Schumann, Chopin, Rachmaninov e Satie
Altrettanto numerose le collaborazioni con l’Orchestra del Teatro lirico della capitale, sotto la bacchetta di famosi ed illustri direttori d’orchestra (rassegna “I Solisti del Teatro dell’Opera di Roma”; importanti produzioni quali: Bartók, “Il Mandarino Meraviglioso”, 2000; Prokofiev, “Romeo e Giulietta”, 2001 e 2002; Berlioz, “Lélio ou le retour à la vie”, 2003).
Pianista solista in orchestra, ha recentemente eseguito, al Teatro dell’Opera di Roma, “Petruška” di Igor Stravinskij, sotto la direzione d’orchestra del M° Zoltan Pesko.
Ha registrato per la RAI.
Nel 2002 ha partecipato al Festival Internazionale di Tagliacozzo (2° Concerto di Chopin e 4° Concerto di Beethoven) e nel 2004, su invito del M° Donato Renzetti, famoso Direttore d’Orchestra, alla XXXIII edizione dell’Estate Musicale Frentana di Lanciano.
Si è esibito con l’Ensemble strumentale del Teatro dell’Opera di Roma al Festival dedicato a Šostakovič ed ha eseguito, in prima esecuzione mondiale, “Im Mirabell appassionatamente” di Roman Vlad (2007).
In occasione della rassegna concertistica dedicata all’esecuzione dell’integrale delle sonate per pianoforte di Beethoven, su invito dell’Accademia Filarmonica di Bologna, ha suonato nella prestigiosa “Sala Mozart”.
E’ docente del corso di perfezionamento pianistico all’Accademia Internazionale di Musica “Arena” di Roma.
Ha in programma una serie di concerti in Corea ed in Giappone.
Recensioni
“E’ stato per molti anni mio allievo. Lo raccomando a chi ne volesse sfruttare le enormi capacità pianistiche e la sua grande sensibilità musicale.”(Orazio Frugoni)
“… quindi è stata la volta di Gianni Maria Ferrini, ancora giovane ma già pieno di temperamento estroverso e di una sicura natura esecutiva. Ferrini ha dimostrato naturalezza espressiva che porterà a brillanti risultati.” (Il Tempo)
“il pianista Gianni Maria Ferrini ha imposto il suo raffinato stile in una pura e levigata interpretazione del Concerto in Do maggiore K 503 di Mozart.” (Strumenti e Musica)
“…magistrale esecuzione del pianista Gianni Maria Ferrini del Concerto K 488 di Mozart”. (Metropolit)
“…bravissimo. Schumann e Schubert come incantevoli fiori…” (La Repubblica)
“… lezione di stile. Musiche per un virtuoso di classe. ” (François-Xavier Delacoste, Conservatoire de Neuchatel)