Convegno di medicina oncologica al palazzo dei Priori
di Simone Menin
FERMO, 2007-02-01 - Oggi si è tenuto a Fermo presso la Sala dei Ritratti del palazzo dei Priori il convegno di Oncologia organizzato dal dr. Romano Salvati, vice presidente vicario dello I.O.M. di Fermo.
I.O.M. sta per Istituto Oncologico Marchigiano ed al suo interno lavorano medici, infermieri e volontari con lo scopo del sussidio specifico a domicilio per malati oncologici. A volere questo incontro è stata la direzione della Zona Territoriale 11 di Fermo ed è stato fondamentale l’appoggio della Cassa di Risparmio locale e del Comune.
L’istituto lavora con i malati di cancro ma non fornisce solo terapie. Si presenta in grado di prestare aiuto psicologico alle famiglie dei malati oncologici avvalendosi dell’esperienza di personale ad alta professionalità e livello di formazione. All’interno del convegno si sono avuti sia interventi specifici riguardo le cure adottate, sia interventi atti a far conoscere qual’è l’aiuto psicologico essenziale per il supporto del malato oncologico e della sua famiglia.
A moderare il confronto fra i vari luminari presenti è stato il dr. Romano Salvati assieme al dr. Maurizio Bonsignori, direttore scientifico dello IOM di Ancona. Sono state prese in esame le varie fasi di stato d’animo del paziente che viene a sapere di essere malato di cancro e poi deve gradatamente accettarlo. E’ stato trattato il tema dell’accanimento terapeutico con toni di dissenso nei confronti del voler prolungare per forza una vita che si dimostra, nel caso del malato terminale, solo una sofferenza, con particolare attenzione alle volontà del malato stesso.
Eccelse e raffinate tutte le relazioni ma concreto e forte per coscienza ed esperienza il discorso di mons. Vinicio Albanesi, responsabile nazionale della Comunità di Capodarco di Fermo che ha parlato della vita paragonandola al disegno di una curva, che ha un apice ma che poi comincia a degradare fino alla morte. “Troppo tardi siamo arrivati alle cure palliative!” è stata l’affermazione di sdegno di mons. Albanesi che parla di vita “che è vita vera solo se oltre ad avere una valenza biologica ha una valenza anche morale”. Rinbalzato sul tavolo dei lavori anche l’episodio di cronaca circa la morte di Piergiorgio Welby riguardo cui mons. Albanesi ha espresso il dissenso per l’azione politica attivatasi in conseguenza alla sua richiesta di morte. “Se ne è fatta una questione per favorire questo o quel partito” afferma il responsabile della Comunità di Capodarco, successivamente elogiato ampiamente dal relatore Bonsignore che afferma che “per dire cose molto importanti spesso basta dire poche cose semplici come fa Don Vinicio”.