L'Italia ratifichi subito il trattato di Lisbona e vada avanti con chi ci sta
Dichiarazione del Movimento Federalista Europeo sulla bocciatura irlandese del referendum per la ratifica del Trattato di Lisbona
"Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. I governi europei non hanno imparato nulla dai propri errori. Dopo aver fatto fallire il progetto di Costituzione europea con un metodo di ratifica antidemocratico, che consente ad un solo Stato di far bloccare l'intero processo, hanno ripetuto il medesimo errore con il Trattato di Lisbona.
Non è vero che i cittadini francesi, olandesi e irlandesi sono contro l'Europa. Vogliono un'Europa diversa da quella che viene loro proposta. Vogliono un'Europa democratica in cui far sentire la loro voce ed essere ascoltati.
I governi europei non solo hanno riproposto, con il Trattato di Lisbona, un progetto di Unione ancora più complicato di quello della Costituzione europea, ma hanno insistito nella ratifica all'unanimità, ignorando che nessuna istituzione politica può funzionare se uno solo dei suoi membri può far valere l'esorbitante potere di veto nei confronti di tutti gli altri. Se i governi europei vogliono veramente un'Unione democratica, come chiedono i cittadini, devono cominciare a introdurre il principio del voto a maggioranza nella procedura di ratifica. Una doppia maggioranza di Stati e di cittadini dell'Unione deve poter andare avanti, anche se una minoranza si oppone. Questa è la democrazia.
Per l'Europa è venuto il momento della scelta. I popoli europei sono consapevoli che solo uniti possono affrontare le sfide della globalizzazione, del confronto con i nuovi giganti della politica mondiale, della salvaguardia ecologica del Pianeta e della costruzione di un ordine mondiale di pace. E' venuto il momento per i paesi europei che vogliono far parte di un'Unione politica, con un governo democratico, di dirlo con chiarezza ai cittadini. L'Unione federale può essere costruita a cerchi concentrici. Chi non vuole partecipare scelga altre forme di associazione.
Il Governo italiano e il Parlamento non si lascino condizionare dalla propaganda euroscettica. Il Trattato di Lisbona va ratificato. Già una maggioranza di Stati e di cittadini dell'Unione lo ha fatto.
L'Italia deve partecipare al gruppo di paesi che vuole andare avanti. Il Trattato di Lisbona è la via stretta per la quale occorre passare per costruire un'Unione democratica e capace di agire."