PaesaniAppunti: Ospedale di Rete a San Sabino
OSIMO, li 15/06/2008. Ospedale di Rete a San Sabino: una soluzione logica che evita lo spreco del pubblico denaro. In vista della riunione del giorno 20 giugno p.v., nella quale gli Amministratori Regionali e Comunali decideranno, una volta per tutte, l’ubicazione del futuro Ospedale di Rete, codesto Comitato, che in passato ha avuto l’adesione di 12.077 cittadini, ritiene doveroso dover puntualizzare quanto segue: - San Sabino di Osimo, oltre a trovarsi in zona collinare “salubre”, si trova anche in zona baricentrica rispetto ad un’area metropolitana vasta e può servire oltre 150.000 cittadini con tempi di percorrenza inferiori ai venti minuti, oltre che i cittadini di Ancona; - L’area già individuata a San Sabino di Osimo è stata, in passato, già studiata ed approfondita da geologi qualificati ed è certificata geologicamente. Riprova ne è la perfetta stabilità delle strutture già realizzate 10 anni or sono; - A San Sabino sono già state realizzate, oltre alle fondazioni, anche il primo solaio e le mura perimetrali di quello che può essere considerato il primo lotto del futuro Polo Ospedaliero, come facilmente visionabile in loco. Sono altresì state realizzate costose opere di contenimento e di sistemazione dell’area circostante; - Gli interventi di ristrutturazione della viabilità esistente e nuove arterie, di limitato impegno economico, rendono la zona facilmente raggiungibile da ogni direttrice. Può inoltre essere agevolmente servita dalla metropolitana di superficie con fermata ad Osimo Stazione e da ultimo, ma non per importanza, San Sabino si trova sulla direttrice Ancona-Macerata e logica vorrebbe realizzarvi un’arteria di scorrimento veloce attingendo ai mezzi finanziari della già finanziata “Quadrilatero”, tramite opportuna variante di facile redazione e realizzazione; Alla luce di quanto sopra il presidente del Comitato Fausto Paesani si augura che finalmente venga presa una decisione “logica e razionale” nell’interesse di ben oltre 150.000 cittadini e che, considerate le ingenti opere già realizzate, non si debba assistere ad una scelta “illogica” nei confronti della maggioranza degli utenti (cittadini), oltreché ad uno “sperpero” di pubblico denaro.
IL PRESIDENTE, Fausto Paesani
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