PREVISTA PER QUESTA SERA ALLE 21. «C’ È STATO UN APPROCCIO TROPPO PROVINCIALE», HA DETTO IL COMMISSARIO DEI GIOCHI PESCANTE IN UNA INTERVISTA A POCHE ORE DALL’ INIZIO DEI GIOCHI
dall’ inviato Sergio Conti
PESCARA, 25/06/2009 - «Non si può pensare di organizzare una manifestazione che ha una storia di sessanta anni senza coinvolgere gli organismi internazionali. La struttura organizzativa era di ottimo livello, ma mancavano punti di riferimento». Pescante, arrivato sul finale, ha riscontrato non pochi problemi e non lo ha mai nascosto. Il commissario ha tirato un sospiro di sollievo proprio perché il finale positivo era incerto. «Tutti dicevano che i Giochi del Mediterraneo sarebbero stati una manifestazione secondaria o snobbata, ma non lo è. Nè per il nostro Paese, nè per le altre nazioni», ha detto invece il presidente del Coni, Gianni Petrucci. «Ce la metteremo tutta, questa è la terza volta che i Giochi si fanno in Italia e speriamo di superare le altre due edizioni». Ma dei «problemi» organizzativi della manifestazione sportiva ne sa qualcosa anche Cinzia Cordesco, direttore responsabile di News Box, quotidiano di informazione economica e nuove tecnologie per telefonini che due anni fa avvicinò Sabatino Aracu, presidente del comitato – poi dimessosi qualche settimana fa- per proporre un progetto per far arrivare le notizie dei Giochi sui cellulari di tutto il mondo. «Non avevamo fatto i conti con le lobbies di potere», Cordesco, «e siamo stati ingenui. Noi, come impresa altamente innovativa dal punto di vista tecnologico, avevamo pensato che anche per noi ci fosse l’ opportunità di portare i Giochi del Mediterraneo sul telefonino». Il progetto, come detto, venne proposto più di due anni fa ad Aracu. «Non capì un accidente di quello che gli prospettammo», assicura Cordesco, «non vide lontano, non fu lungimirante o, meglio, fu semplicemente distratto. Ci guardava come se fossero entrati dei marziani nel suo ufficio. Per lui il web mobile era una cosa ancora al di la da venire. Oggi possiamo affermare che perse la sua grande opportunità ,quella di portare i Giochi del Mediterraneo anche sul telefonino».Ad Aracu,forse ènecessario puntualizzarlo, il progetto venne offerto gratuitamente. «Lui e compagnia bella non dovevano fare nulla se non farsi i belli con le idee (ed i soldi) degli altri. Neppure questo sono riusciti a fare». Altri problemi li ha avuti anche Samuele Tolli che gestisce una caffetteria nel centro della città e aveva chiesto all’ organizzazione dei Giochi se fosse stato possibile utilizzare l’ orsetto «mascotte» nei volantini e manifesti di un Festival del caffè che si svolgerà in concomitanza dei giochi. Ma il permesso gli è stato negato «perché non sono previste declinazioni della mascotte diverse da quelle sportive», si è sentito rispondere. Gli è stato anche detto che il materiale per l’ arredo urbano della città sarebbe arrivato sabato 20 giugno e si sarebbe provveduto ad imbandierare la città, così come le vetrofanie per le vetrine della città. Che anche qui ci siano dei ritardi? Proteste anche da parte di Maria Dolores Canù, diversamente abile, che denuncia le difficoltà di partecipare all’ inaugurazione di questa sera; «non hanno ancora previsto come far entrare i disabili, dove sistemarli, a chi rivolgersi. Ho iniziato il mio percorso in salita alla ricerca di qualche risposta, visto che sono amante dello sport e che ci terrei particolarmente ad assistere alla cerimonia d’apertura ,già due settimane fa». Ma i primi contatti telefonici con gli organizzatori sono stati un buco nell’ acqua, racconta. «Nessuno sapeva niente, alcuni mi hanno detto che si stavano organizzando ma non ancora avevano deciso nulla, altri che la questione stava per essere affrontata ma non sapeva dirmi quando». Maria è tornata alla carica la scorsa settimana, mandando una persona di fiducia a chiedere informazioni direttamente al botteghino predisposto presso l’ Ex Aurum. Anche qui molta incertezza: «non hanno ancora deciso», «non ci hanno ancora comunicato nulla»…solite risposte insomma. Ieri l’ ultimo tentativo: «venerdì sera», le hanno risposto, «dalle ore 20.00 presso la biglietteria dello stadio adriatico in via Pepe si può ritirare il biglietto d’ingresso». «So che lo spettacolo inizierà alle ore 21.00 e che i cancelli saranno aperti molto prima (si parla delle 17.30). Perché il biglietto posso ritirarlo solo un ora prima?», si domanda Maria. «Dove sarò sistemata? Farò in tempo, vista la mia disabilità, a sistemarmi in un posticino idoneo per vedere l’ evento fin dall’ inizio? A queste domande ancora una volta non ho avuto risposta».Ma queste potrebbero essere beghe di quart’ ordine che di sicuro l’ organizzazione riuscirà a risolvere anche se in extremis. Irrimediabile, invece, sarebbe far sapere all’ estero di altre difficoltà, disguidi, proteste, disagi, equivoci che le centinaia di persone delle delegazioni sportive eventualmente potrebbero dover sopportare.Gli ospiti non si farebbero scrupolo di parlare con i diversi giornali del proprio Paese e così dare una immagine non proprio lusinghiera dell’ Abruzzo.La cosa «positiva» è che noi non lo sapremo mai. È la voglia di rinascere di un territorio che non si lascia abbattere dal sisma che guarda con orgoglio al passato e con coraggio al proprio futuro il racconto che si dipanerà questa sera allo stadio Adriatico in occasione della Cerimonia di Apertura dei XVI Giochi del Mediterraneo. Saranno due ore e mezzo di emozioni quelle che Marco Balich, produttore esecutivo e regista, insieme a Lida Castelli, direttore artistico, Alfredo Accatino, responsabile dei contenuti e a tutto il team di K-events - Filmmaster Group, hanno costruito non solo per celebrare i valori di pace, uguaglianza e solidarietà, ma anche per rendere protagonista il territorio e,soprattutto, la popolazione d’ Abruzzo.La Cerimonia inizierà con un tributo al grande cuore di questa Regione, a coloro che hanno sofferto ed a coloro che hanno aiutato e continuano ad aiutare: accompagnati da moltissimi sbandieratori, verrà reso omaggio ai giocatori de L’Aquila Rugby 1936 e poi alla Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco e alla Croce Rossa. Un momento emozionante sarà anche l’ingresso della nostra bandiera italiana accompagnata dall’ inno nazionale che verrà intonato dal giovanissimo Gianluca Ginoble insieme ad un gruppo di bambini, molti provenienti da Onna. Tutta la cerimonia ruoterà non solo attorno agli atleti, protagonisti di Giochi, ma anche ai Volontari: ragazzi giovani e pieni di entusiasmo, di capacità e di voglia di esserci. Sono 1420 le persone che hanno risposto all’ appello e sono divenute parte dello spettacolo, tra coreografie acrobatiche e aeree realizzate da Ivan Manzoni, momenti musicali e azioni sceniche studiate e sviluppate da Doug Jack, direttore delle coreografie, insieme a Bryn Walters. Si susseguiranno nella serata, in un vortice di colori ed emozioni, momenti di celebrazione gioiosa con tributi alla cultura culinaria italiana e regionale, sorprese provenienti dal cielo e statue giganti. Tra gli oltre 1350 volontari che parteciperanno alle coreografie, con bande e majorette, ci saranno i ragazzi delle scuole di ballo de L’ Aquila, 100 ballerini di danza classica e 100 ballerini di Hip Hop tra cui i pluripremiati Metropolis. Ci saranno i ragazzi della Federazione Italiana Danza Sportiva e Fabrizia D’ Ottavio, la plurimedagliata ginnasta abruzzese. Uno spazio importante della serata verrà poi dedicato alla figura di Gabriele D’ Annunzio che verrà interpretato da uno dei più valenti attori italiani, Alessandro Haber che sarà affiancato da un’ affascinate Eleonora Duse, l’Etoile Eleonora Abbagnato che si esibirà in un assolo di grande tensione coreografata da Paola Belli. La Cerimonia dell’ Acqua sarà un altro momento particolarmente intenso a cui farà da colonna sonora Eros Ramazzotti che con entusiasmo ha accetto l’invito rivoltogli da Marco Balich a rappresentare i Giochi e i suoi valori. Questa sera, Pescara sarà dunque teatro multiforme e multilingue, accogliendo gli atleti, gli eroi abruzzesi, i volontari e tutto il grande cast. Oggi non solo sarà il primo giorno dei giochi, ma il primo giorno della rinascita dell’ Abruzzo intero.