“L’educazione è un rapporto all’interno del quale si giocano due libertà: quella dell’adulto e quella del ragazzo. È un rapporto di reciprocità e mai a senso unico”.
MACERATA, 2006-12-13 - È quanto sostiene Julian Carron, successore di monsignor Luigi Giussani alla guida di Comunione e Liberazione, in giro per l’Italia per incontrare ragazzi e adulti appunto sul tema dell’educazione. Venerdì 15 dicembre alle 10 sarà ospite dell’Università di Macerata nell’Auditorium San Paolo con Giuliano Bianchi, presidente della Camera di Commercio. Entrambi, insieme al rettore Roberto Sani, nell’ambito del seminario “L’educazione oggi tra libertà, cultura e istituzione”, si confronteranno sul tema dell’educazione a partire da un libro di Giussani, “Il rischio educativo”, pubblicato dalla Rizzoli. Presiede la professoressa Paola Olivelli.
La violenza nelle scuole, documentata da inchieste, video shock e testimonianze drammatiche, chiama in causa, in primo luogo, gli adulti. Lo hanno detto autorevoli commentatori e lo ha affermato lo stesso ministro Fioroni, sostenendo che, certo, è l’istituzione scolastica la prima ad essere chiamata in causa, ma che i mezzi di comunicazione, le famiglie e gli adulti in generale hanno responsabilità e doveri verso le giovani generazioni.
Agli adulti si rivolge anche Carron, richiamandoli al dovere di proporre alle giovani generazione un’ipotesi esplicativa che abbracci tutta la vita. Ipotesi che, però, i giovani sono poi chiamati a verificare, con la propria libertà, nella loro esperienza quotidiana. È in questo continuo rapporto educativo, fra persone, più che in doverosi e necessari richiami etici, che si sconfigge la logica della violenza e della sopraffazione.
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