OSPEDALE SANTA CROCE, ADESSO INIZIAMO A RAGIONARE.
Dopo tanti anni di battaglie e di richieste che venivano dal territorio,oggi finalmente vengono accolte numerose istanze relative alle problematiche che attanagliano L’Ospedale Santa Croce di Fano. Bisogna dar atto, prima di tutto, ai cittadini di aver seguito con attenzione e pazienza le vicende legate alla Sanità fanese attraverso segnalazioni e civili proteste, come le raccolte di firme per un rilancio dell’Ospedale. Per quanto riguarda invece l’aspetto politico della battaglia , nel ricordare che la competenza in materia di programmazione sanitaria è della Regione, come spesso accade quando si ottengono risultati sono in molti ad assumersi meriti.
L’importante è che finalmente vengano risolti alcuni fondamentali problemi strutturali e tecnologici e di personale.
Sui Primari di cui si tanto discusso in passato, si è avviata la procedura di selezione. Come pure l’aumento di organico che vedrà nei primi mesi del prossimo anno 50 nuove figure .
Sul Pronto Soccorso sono stati consumati fiumi d’inchiostro, oggi dopo la visita della commissione Regionale Sanità al Santa Croce , fortemente voluta dai consiglieri regionali di Fano, l’impegno di allargare gli spazi si concretizzerà attraverso un finanziamento vicino al mezzo milione di euro.
Per anni abbiamo denunciato il mancato utilizzo delle nuove camere operatorie come la messa a norma di quelle in funzione. Oggi è previsto e finanziato l’adeguamento normativo e funzionale. Da tempo si è proposto lo spostamento del reparto Dialisi e anche qui c’è finanziamento. Anche l’annosa vicenda della nuova Camera Mortuaria si avvia alla conclusione. Importante è anche l’investimento tecnologico per circa 4 milioni di euro.
E’ importante che la Regione abbia compreso l’importanza dell’Ospedale di Fano e all’Assessore Mezzolani, con il quale mi sono misurato e confrontato più volte anche con forza va riconosciuto il fatto di aver affrontato seriamente le problematiche di Fano elemento indispensabile per creare i presupposti per una equa integrazione funzionale con Pesaro.
Tutto bene dunque? Aspettiamo di vedere in concreto il termine dei lavori per dire la parola fine.
Aspettiamo anche di vedere atti concreti che riducano le liste di attesa e i problemi che spesso emergono al Pronto Soccorso e al Laboratorio di analisi.
Rimane da definire il futuro vero della struttura di Fano e il rapporto con Pesaro . Sarebbe assurdo investire altri 14 milioni di euro per l’Ospedale di Fano per poi giocare il ruolo di Cenerentola nella Sanità a nord delle Marche.
Per Fano vogliamo e chiediamo un ruolo importante che punti alla specializzazione che non sia in concorrenza con Pesaro ma in sinergia con il capoluogo di Provincia.
Nel ribadire il no ad un Ospedale Unico, che coi nuovi investimenti non avrebbe più senso, chiediamo con forza a garanzia della nostra struttura che venga evidenziato in ogni atto regionale futuro il ruolo specifico di ogni struttura ospedaliera , con chiarezza. In definitiva cosa si fa e c’è a Fano cosa si fa e c’è a Pesaro. Su un percorso come questo c’è la massima disponibilità e collaborazione.
24.000 euro per tre canzoni: D’Anna non demorde e dopo un’interrogazione, prepara una manifestazione per contestare la folle spesa lanciando la sfida su Facecebook.
Dopo aver presentato un’interrogazione in consiglio regionale con la quale chiede conto alla Regione Marche della spesa di ben 24.000 per tre canzoni che Fiorella Mannoia canterà al teatro le Muse di Ancona domenica 23 novembre in occasione della manifestazione “Quello che le donne non dicono..”
Dopo aver ribadito la sua protesta per lo spreco di denaro pubblico nell’ultima seduta del consiglio regionale. Il consigliere regionale di A.N. verso il PdL Giancarlo D’Anna sta organizzando un sit-in per domenica prossima (dalle ore 15,30 alle 16,30) di fronte al teatro delle Muse di Ancona per protestare contro la spesa eccessiva e fuori luogo , considerato il particolare momento di crisi, di ben 8.000 euro a canzone a carico della collettività.
Per mobilitare la gente, oltre ai canali informativi tradizionali, il consigliere D’Anna ha creato un gruppo sul Social network Facebook, denominato :” 8.000 euro per una canzone. Cantiamogliela noi”.
In poche ore alcune decine di persone hanno già aderito all’iniziativa. “Se è giusto celebrare la Giornata contro la violenza alle donne- ha dichiarato D’Anna- la spesa di 24.000 euro per tre canzoni (come prevede il contratto) è fuori da ogni logica.
Non si mette in dubbio la capacità artistica della Mannoia, si mette in discussione l’opportunità per la Regione Marche di spendere una cifra consistente che non risolve il problema ma crea nell’opinione pubblica, alle prese con le note difficoltà economiche, un senso di rabbia e disapprovazione per il modo in cui vengono spesi denari pubblici.