Nel giorno della Memoria e dell’Impegno contro le mafie, “ i Familiari delle Vittime della Strage di via dei Georgofili “ rammentano che il Fondo 512, Legge dello Stato del 22 Dicembre 1999 a sostegno di chi è capitato e spesso è stato messo nelle mani della criminalità organizzata, è privo di fondi necessari a far fronte agli impegni stessi dello Stato.
Impegni che la Legge impone verso coloro che hanno fatto causa civile a “cosa nostra” per la strage di Firenze del 27 Maggio 1993.
Impegno e memoria vengono così calpestati ,là dove si intravede un cattivo uso dei beni confiscati alla mafia.
Non basta far sorgere una scuola o una cooperativa là dove prima la mafia aveva i suoi illeciti possedimenti, i patrimoni mafiosi requisiti dallo Stato devono servire soprattutto a ridare fiducia e speranza di vita a chi per mano di mafia ha pagato i prezzi più alti in questo Paese.
Altrimenti saranno solo retorica e demagogia, che paiono convergere in un unico obiettivo, nascondere dietro ad un elenco di morti ammazzati, scomode e tragiche verità.
Cordiali saluti
*Vice Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili