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Ivan Basso in maglia rosa

Ivan Basso confessa le proprie responsabilità e collabora con il Coni

Martedí 08.05.2007 09:37

"Ivan ha ritenuto di liberarsi di questa angoscia che lo attanagliava ormai da circa un anno. Ha vuotato il sacco perché non poteva più vivere la sua passione, il suo lavoro, in maniera così condizionata". Lo ha detto il legale di Ivan Basso, Massimo Martelli, commentando la decisione del corridore varesino di collaborare con la Procura Antidoping del Coni in merito all'Operacion Puerto. E spiega: "Tutto è legato a questa inchiesta. Gli ultimi sono stati giorni di grande angoscia, Ivan ha dovuto prendere decisione prima con se stesso e poi con la famiglia. Oggi, con tutti i turbamenti del caso, lo vedo sicuramente piu' sereno. Le indicazioni che ha dato sono relative al sistema. Il Giro d'Italia dello scorso anno? Non può essere messo in discussione".

Basso spera in un anno di squalifica, ma l'Uci...

Dopo la confessione Ivan Basso potrebbe avere uno sconto della pena: quindi un anno di squalifica anziché due e la teorica possibilità di tornare per il Giro d'Italia del 2008. Ipotesi comunque tutt'altro che semplice perché l'Uci vuole usare il pugno duro contro il doping e potrebbe ricorrere al Tas (il Tribubale dello Sport di Losanna) contro pene ritenute troppo "morbide". In più chi viene squalificato per uso di sostanze proibite deve restare fuori per due anni dal circuito Pro-Tour. In più, se venisse dimostrato che si era sottoposto a pratiche di emotrasfusione durante la corsa rosa del 2006, potrebbe essergli revocata la vittoria finale. In più c'è il fronte penale: dopo il deferimento del Coni le carte passeranno alla Procura di Roma che lo indagherà per violazione della legge antidoping.

La confessione di Basso

"Sì, sono io Birillo, anzi sono stato io a suggerire di chiamarmi così (il nome del suo cane, ndr)". Trapelano le parole della drammatica confessione di Ivan Basso. Non ci sono più dubbi. Il ciclista ha confessato di essersi dopato dopo quattro ore di interrogatorio e ha deciso di collaborare con la procura. Basso, ha comunicato il Coni, "ha ampiamente ammesso le proprie responsabilità relative all'Operation Puerto e ha fornito la massima collaborazione per chiarire i fatti relativi al suo coinvolgimento". L'Operacion Puerto è l'operazione antidoping eseguita in Spagna dalla Guardia Civil che ha coinvolto, fra gli altri, il vincitore del Giro d'Italia. L'ex ciclista della Discovery Channel (il divorzio è avvenuto per la volontà dello stesso corridore di non mettere in difficoltà la sua squadra)potrebbe diventare così il primo pentito eccellente della storia del pedale.

La deposizione del varesino, 29 anni, ultimo vincitore del Giro d'Italia farebbe chiarezza sull'appartenenza delle sacche di sangue trovate nei laboratori del medico spagnolo Eufemiano Fuentes a Madrid. Il nome di Basso è stato infatti associato - in queste settimane - allo pseudonino di Birillo e al numero 2. "Ivan ha fatto esattamente quello che tutti chiedevano a Pantani e che Marco non fece - queste le parole di Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo - ora, ve lo chiedo a nome del ciclismo, non lasciate solo Ivan Basso". 

Al nome di Basso si è arrivati dopo l'esplosione dell'inchiesta denominata 'Operacion Puerto' il 23 maggio del 2006 e che ha portato all'arresto di Fuentes e del direttore sportivo Manolo Saiz. Il varesino alla vigilia del Tour dell'anno scorso viene così sospeso (insieme a Jan Ullrich e agli spagnoli Oscar Sevilla e Francisco Mancebo). L'accusa è di autoemotrasfusione, pratica vietata dalle normative antidoping dal 1985. Il nome di Basso comparirebbe tra i pazienti di Fuentes: ad accusarlo sarebbero alcune intercettazioni telefoniche, un fax speditogli dallo stesso Fuentes e un conto in Svizzera. Il vincitore dell'ultimo Giro d'Italia, tra i favoriti anche al Tour (era stato secondo nel 2005 alle spalle di Lance Armstrong), viene sospeso dalla sua squadra. Basso si dichiara estraneo alla vicenda.

 

Ivan Basso (AP)
 

Dopo le richieste di procedimenti disciplinari alle rispettive federazioni nazionali formulate dall'Uci il caso Basso viene esaminato dalla Procura antidoping del Coni, retta provvisoriamente dall'avvocato Franco Cosenza. Il 29 settembre il ciclista viene ascoltato dalla Procura antidoping del Coni e presenta due memorie tra cui una che racconta la sua 'storia sanitaria'. La querelle sembra andare incontro alla conclusione visto che la Procura antidoping del Coni chiede l'archiviazione. Basso può tornare alle corse anche se il ciclista divorzia dalla Csc. Il 27 ottobre arriva anche l'archiviazione da parte della  Commissione giudicante nazionale della Federciclismo. Il varesino trova una nuova squadra - la Discovery Channel dell'ex Armstrong - anche se il suo ingaggio provoca le reazioni (e le proteste) dell'International professional cycling teams, l'organizzazione che riunisce le squadre ciclistiche che prendono parte al ProTour. Il 12 marzo scorso arriva la svolta: "Contrariamente a quanto previsto in Italia e Francia, all'epoca dei fatti in Spagna non c'era una legge che puniva penalmente le pratiche legate al doping". Con questa motivazione, il magistrato del tribunale di Madrid, Antonio Serrano, archivia l'Operacion Puerto, l'indagine antidoping nata dalla perquisizione ai danni del medico Eufemiano Fuentes.

Ma non è finita. Il resto è storia recente. Il 20 aprile Il Tour de France attraverso Christian Prudhomme direttore della corsa, dichiara di non volere ciclisti implicati nell'Operacion Puerto. Ivan Basso viene convocato per il 2 maggio dalla procura antidoping del Coni a seguito della riapertura delle indagini relative all'Operacion Puerto. Complice anche il fascicolo della procura di Bonn che inchioda il tedesco Ullrich. Basso e la Discovery annunciano la separazione. Oggi la confessione.

Le ripercussioni sul Giro d'Italia:  L'assenza dell'ultimo vincitore della corsa rosa riapre di fatto la lotta alla prima posizione. Per i bookmakers il favorito è così Damiano Cunego vincitore nel 2004. Alle sue spalle spiccano Gilberto Simoni  (a 5.00, campione nel 2003) e Danilo Di Luca (a 6.00), fresco trionfatore nella Liegi-Bastogne-Liegi. Tra gli ''stranieri'' la quota più bassa proposta da Matchpoint spetta a Popovych, a 10.00. Il duello Cunego-Simoni si ripete nella maglia verde (destinata al miglior scalatore), ma con quote identiche: entrambi sono a 4.50. Infine, per la classifica a punti (maglia ciclamino) i quotisti prospettano un duello Petacchi-Bettini (entrambi a 4.50) con McEwen a fare da terzo incomodo. Michele Scarponi è stato inserito nella lista provvisoria degli iscritti alla 90esima edizione del Giro d'Italia. Il corridore dell'Acqua e Sapone era stato ascoltato proprio dalla Procura Antidoping del Coni per il suo presunto coinvolgimento nell'Operacion Puerto. Il corridore marchigiano, tuttavia, aveva già comunicato l'intenzione di non partecipare alla corsa. (da libero.it)


  

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 Articolo letto 796 volte. il 08 May 2007 alle 11:04
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