da Osaka, Casa Italia Atletica: 31 ago, serata dedicata alla provincia di Ascoli Piceno
2007-09-01 - Nella nona serata di Casa Italia Atletica è toccato alla provincia di Ascoli Piceno prendere per mano il made in Italy esaltando nella miglior maniera le eccellenze locali, i prodotti eno-gastronomici e le tipicità peculiari di un territorio che sta sostenendo e diffondendo con decisione la pratica agonistica nella convinzione che lo sport sia un assoluto veicolo di benessere e di promozione della salute psicofisica della persona. Già dal primo pomeriggio si è capito quanto la cucina tipica ascolana fosse rinomata anche in Giappone. Lo stand appositamente allestito è stato infatti visitato dai tantissimi appassionati soprattutto quando sono iniziate le degustazioni delle classiche olive all’ascolana. Sull’onda dell’entusiasmo è stata lanciata la serata caratterizzata dall’apposito menu: olive fritte all’ascolana, maccheroncini di “campofilone” primavera e pollo alla cacciatora, tanto per non rimanere leggeri….. L’assessore provinciale allo Sport Nino Capriotti ed il dirigente Roberto Giovannozzi hanno accolto i numerosi ospiti che hanno aderito con entusiasmo ad un invito unico, veramente difficile da rifiutare. “Voglio ringraziare tutti gli intervenuti – ha detto l’assessore Capriotti – è un momento importante per la provincia di Ascoli Piceno che ha saputo cogliere la grande opportunità messaci a disposizione dalla Fidal. Per questo, consentitemi di esprimere un sentimento di gratitudine al presidente Arese, al consigliere Ialenti ed a tutto lo staff che ci ha supportato nella nostra attività di promozione dell’immagine del nostro territorio diffondendo altresì i valori tradizionali e più autentici della nostra cultura sportiva. Per questo i miei ringraziamenti vanno anche al mio collega, l’assessore provinciale al Turismo Avelio Marini che ha aderito con entusiasmo a questo progetto di promozione dei saperi e dei sapori ascolani”. Aria frizzante quando durante la premiazione di Magdelin Martinez, appena ritornata dallo stadio dove ha conquistato il sesto posto nella finale mondiale del triplo, Andrew Howe, fresco argento nel lungo e la statunitense Lolo Jones, sesta nella finale dei 100 ostacoli. A consegnare la mascotte dei campionati il presidente federale Franco Arese, il direttore tecnico Nicola Selvaggi (che giocava in casa) ed il consigliere federale Franco Angelotti che hanno coinvolto naturalmente i due capitani Nicola Vizzoni ed assunta Legante. Tanti gli ospiti di eccezione come la tedesca Heike Dreschler, passata alla storia soprattutto per aver bissato la vittoria mondiale nel salto in lungo dopo 10 anni (1983-1993), oro olimpico nel 1992 a Barcellona e tre volte campionessa europea (1986-1990-1994), il portoghese di origine nigeriana Francis Obickwelu, campione europeo dei 100 e 200 a Goteborg, argento olimpico ad Atene nei 100 ed il burundiano Venuste Niyongabo, campione olimpico nel 1996 ad Atlanta. Un particolare tributo per la fermana Clarissa Claretti, settima ai mondiali nel lancio del martello e faro di un movimento ascolano destinato a crescere nell’ambito dell’atletica nazionale ed internazionale.
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