RAFFAELLO E I NUMERI
L’8 LUGLIO PIERGIORGIO ODIFREDDI A FANO
Sarà il noto matematico a chiudere alla Corte Malatestiana la rassegna
“Intorno a Raffaello”, organizzata dalla Regione Marche e attuata da Svim
04/07/2009 - Sarà Piergiorgio Odifreddi a chiudere mercoledì 8 luglio (ore 21.30) a Fano la rassegna “Intorno a Raffaello”, organizzata dalla Regione Marche in occasione della mostra-evento di Urbino e realizzata dall’agenzia regionale per lo sviluppo Svim, in collaborazione con Amat, la Provincia di Pesaro Urbino e la Città di Urbino. Odifreddi terrà una conferenza dal titolo “L’allegoria della matematica di Raffaello” in uno scenario esclusivo: la Corte Malatestiana, grazie alla collaborazione del Comune di Fano.
Il matematico metterà in luce il legame tra arte e scienza nell’opera di Raffaello, soffermandosi in particolare su alcune opere dell’artista, analizzando il rapporto tra elementi raffigurativi e geometrici come anche il ruolo che grandi personaggi della scienza (anche tramite eclatanti assenze) ricoprono nei dipinti, come nella celeberrima Scuola di Atene. Odifreddi lo farà con lo sguardo dell’ateo, attraverso quello stile fieramente razionale e a volte irriverente che lo contraddistingue: “Ecco – dice Odifreddi anticipando alcune osservazioni - un matematico sarebbe più soddisfatto se da quei dipinti sparissero le persone e rimanessero solo gli edifici, come nelle tre versioni rinascimentali de La città ideale variamente attribuite a Piero della Francesca, Leon Battista Alberti o Francesco di Giorgio Martini, e conservate a Urbino, Baltimora e Berlino. E sarebbe ancora più soddisfatto se sparissero anche gli edifici e rimanessero solo le proporzioni, come ne La piramide e il tempio del 1984 di Lucio Saffaro, che costituisce il punto d'arrivo di una storia iniziata da Perugino e Raffaello con Lo sposalizio della Vergine”.
Matematico e saggista, Odifreddi è tra i più noti divulgatori di temi scientifici ed è conosciuto anche per il suo fervente razionalismo e per la sua vis polemica. Ha studiato matematica in Italia, negli Stati Uniti e in Unione Sovietica, e insegna Logica all’Università di Torino e alla Cornell University, negli Stati Uniti. Collaboratore di “Repubblica”, “L’Espresso” e “Le Scienze”, dirige per Longanesi la collana di divulgazione scientifica “La lente di Galileo”. Ha vinto il Premio Galileo (1998) dell’Unione Matematica Italiana, il Premio Peano (2002) della Mathesis e il Premio Italgas (2006) per la divulgazione. Tra i suoi libri più recenti, ricordiamo Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici), Il matematico impenitente, La via Lattea (con Sergio Valzania) e In principio era Darwin.
Info: numero verde 800222111 (attivo da lunedì a sabato, dalle ore 9.30 alle 13.30).