Sbarcherà il 3 febbraio a Montegranaro lo spettacolo di Simone Cristicchi dal titolo “CIM Centro di Igiene Mentale”, in cui l’artista rivelazione della scorsa estate presenterà i brani del disco “Fabbricante di Canzoni”, miscelando la musica con testi e poesie.
Simone, torni nelle Marche, terra che la scorsa estate ti ha premiato nell’ambito della rassegna Musicultura a Macerata. E’ un ritorno gradito?
Sicuramente, Musicultura è stata fondamentale per la mia crescita artistica. Poi sono tornato altre due volte per concerti nelle Marche, ma stavolta a Montegranaro sarà diverso. Mi esibirò infatti all’interno di un teatro, che secondo me è la dimensione ideale per uno show come il mio, bastato sul Teatro-Canzone e sulla tradizione di un maestro del genere come Giorgio Gaber.
Il titolo dello spettacolo, “Centro di Igiene Mentale” è davvero particolare. Spiegaci il perché di questa scelta…
Nella scaletta il soggetto della follia e di alcune figure di “matti” sarà il trait d’union di tutte le canzoni. Ritengo che il tema della pazzia sia molto affascinante e che si presti ad una vastità di interpretazioni che spesso e volentieri non si riscontrano della gente cosiddetta “normale”.
Questo tour è una bella preparazione anche in vista dell’impegno di Sanremo; sappiamo infatti che concorrerai nella categoria Giovani con il brano “Che bella gente”. Con che spirito ti approcci a quel palco cosi insidioso: con una punta di snobbismo o con una morbosa voglia di gareggiare e, perché no, di vincere?
Sinceramente mi interessa poco della competizione e della gara, vado lì perché c’è una platea immensa che può recepire la mia musica e spero davvero che la canzone venga apprezzata al di là della manifestazione, delle sue luci e dei suoi lustrini. Fra l’altro anche la divisione in categorie mi interessa marginalmente.
Però potrai riconoscere che c’è una divisione un po’ strana: tu, Ivan Segreto e L’Aura siete nei “giovani” mentre Luca Dirisio, Sugarfree e Zeroassoluto sono “big”, con questa catalogazione rischiamo di ascoltare i bambini dello Zecchino d’Oro nel girone “classic”!
Posso solo dirti che nel momento in cui mi sono presentato ho pensato di gareggiare nei giovani perché una sola estate di successo non bastava per essere un “big”, ho dimostrato ancora troppo poco. E’ vero, ho all’attivo un disco “Fabbricante di canzoni” che mi sta dando numerose soddisfazioni, ma riconosco di essere ancora agli inizi, malgrado la notorietà che mi è piombata addosso con una canzone tormentone come “Vorrei cantare come Biagio”. Quello che abbiano fatto Sugarfree e gli altri non mi interessa, si saranno mossi in modo differente…
Narra la leggenda che quando si parla di Sanremo gli artisti vengano colti da paure e fobie. Fra questi tre qual è l’incubo sanremese che ti fa più paura fra questi tre: a) Condurre la tragica edizione dell’89 con i “Figli d’arte” b) Duettare con Adriano Pappalardo in “Nessun consiglio” dal Festival 2004 c) Essere il paroliere di Anna Tatangelo e scrivere il seguito di “Ragazza di Periferia”?
Bhe magari la terza, scriverei per l’occasione “Ragazza di profumeria”! Scherzi a parte, la paura che ho potrebbe essere quella di non riuscire a comunicare interamente con la musica e perdermi in quel calderone mediatico che è Sanremo. Voglio che la canzone venga prima di tutto, seguita solo in un secondo momento da interviste e scambi di battute scontate.
Il tuo nuovo singolo, che attualmente gira nelle radio, si chiama “Senza”: in un periodo in cui “l’essere precari” è una condizione che riguarda un po’ tutti i giovani ci voleva una canzone che riflettesse sul senso di essere “senza” qualcosa…
E’ vero la canzone riflette sulla mancanza di opportunità e di possibilità che non vengono concesse. E’ una condizione spersonalizzante, siamo tutti alla ricerca di qualcosa ma allo stesso tempo il pezzo è un invito alla rilassatezza, alla ricerca di un dovuto distacco e di una serenità da sfruttare anche quando le cose vanno male o non girano come vorremmo.
Appuntamento davvero gradito per molti giovani sarà quello della mattinata del 3 febbraio quando Simone Cristicchi incontrerà gli studenti dell’ “ITC G.B. Carducci” di Fermo, grazie anche alla disponibilità della direzione didattica.
Da non perdere allora il live di questo talentuoso e giovane cantautore, uno speciale concerto promosso dall’Amministrazione Comunale di Montegranaro attraverso l’assessorato alla cultura ed organizzato dallo staff di Anteros Produzioni. Per info e contatti 0735 255255.
Domenico Marocchi