MONTESSORI E DESIGN UN INCONTRO CHE APRE AL FUTURO
Oltre 24 ore totali di dibattito, 21 interventi dei massimi studiosi internazionali della materia montessoriana e del design, 5 continenti e 7 nazioni rappresentate, ma soprattutto un nuovo obbiettivo scientifico: programmare un nuovo percorso di studio che trae le sue basi proprio da queste due giornate chiaravallesi e dall’idea che le ha ispirate e guidate. Questa in estrema sintesi è stata la forte spinta teoretica che è emersa dalla seconda e conclusiva giornata del convegno internazionale: “Maria Montessori, un design per la pedagogia”, che si è tenuto al Teatro Comunale Valle di Chiaravalle, città natale della celebre scienziata. L’importanza della manifestazione, fuori dagli aspetti mediatici e istituzionali, è confermata dall’entusiasmo dimostrato dagli stessi relatori, che nonostante le personali e brillanti carriere accademiche si sono ritrovati come risvegliati dal lavoro di questa grande donna italiana. E’ proprio il caso del professor Giovanni Anceschi dell’Università Iuav di Venezia che dichiara: “Sono stato letteralmente folgorato dalla Montessori”. E va inteso ovviamente , dalla portata psico-pedagogica ma anche scientifico-tecnico progettuale del suo metodo. “Due mondi che si reincontrano – continua ancora Anceschi – di sicuro non possono che aprire nuovi settori di studio”. L’estrema modernità del progetto montessoriano è sintetizzato dall’attualità che collega il suo lavoro passato con gli ambiti più evoluti del design moderno. Una figura del pensiero italiano che, a distanza di circa 50 anni dalla sua morte “continua a colpire e fare proseliti” – come ha avuto modo di illustrare Pino Grimaldi, della Seconda Università di Napoli e tra i coordinatori scientifici del convegno. Grimaldi, sicuro ed entusiasta della portata di questo convegno internazionale, esce dalla due giorni di Chiaravalle con una promessa :” Abbiamo un nuovo obbiettivo per il futuro; la traiettoria è stata tracciata proprio qui a Chiaravalle punto di partenza per tutta una nuova serie di lavori che vedranno incentrati appunto, il rapporto tra Maria Montessori e il design”. Un progetto scientifico dunque di ulteriore verifica e approfondimento, che proietta il progetto montessoriano in una luce modernissima, Un’idea tutta marchigiana nata grazie a Roberta Manzotti e Lucio Lombardi, con profilo internazionale che apre un ambito nuovo per due discipline che a Chiaravalle, oltre a trovare finalmente un territorio comune di confronto, ha segnato il primo grande evento realizzato dalla Fondazione Montessori di Chiaravalle.
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