di Luigi avv. Meconi*
La politica e i 100.000 cittadini rimasti con i rubinetti asciutti per la rottura di Tallacano (AP). Chi è che governa il Servizio Idrico Integrato? Quale il ruolo della politica?
C’è qualcosa su quanto avviene, o sta dietro Tallacano, e i problemi della vetustà, cinquantennale, della rete idrica del Piceno, che o sfugge ai nostri politici o non ritengono di dover valutare: i costi. E i riflessi che questi costi si scaricheranno sulle nostre bollette. Parlano infatti di altro.
Martedì 8 gennaio il Consigliere del Comune di Ascoli Piceno Massimiliano Brugni dichiara ai quotidiani: “Ritengo invece giusto sottolineare l’esempio positivo che si è letteralmente ‘scamiciato’ per portare alla soluzione positiva la vicenda … su tutti il Sindaco di Ascoli Celani (Fi) sempre presente nei luoghi e nelle sale operative e anche lo stesso Presidente della Provincia Rossi (Prc)…”.
Giovedì 17 gennaio torna sul tema altro esponente politico, Luciano Agostini (Pd), Vice presidente della Regione. Il quale risponde a un altro importante esponente politico e Consigliere Regionale, Guido Castelli (An). Dichiara: “E va sottolineato anche che il Piceno è stato costretto in questa condizione da un presidente del Consorzio idrico fortemente voluto dallo stesso Castelli che invece della competenza ha voluto privilegiare la tessera di partito. Di questo il consigliere dovrebbe parlare e rispondere ai cittadini invece della irrisoria quantità di rifiuti accolta per rispondere ad un principio solidaristico”.
Bè, Assessore Agostini, accusare di politicizzazione dei tecnici sapendo che lo spoil system, o la politicizzazione della dirigenza pubblica, è partita dal primo governo Prodi, Ministro Bassanini, per poi dilagare con quello Berlusconi, ben accolta, da An a Prc, non convince più nessuno. I fatti della città di Milano, con il Sindaco Moratti (Fi) sotto inchiesta per incarichi sospetti e ora la Campania con dentro praticamente tutti i partiti del centro sinistra, stanno disincantando, e disaffezionando dalla politica, praticamente tutti.
Ma i fatti di Tallacano e le baruffe chiozzotte della politica che stanno seguendo mi sono tornati con forza leggendo l’intervista a Guido Rossi, famoso economista, su Il Sole 24 Ore sempre del 17 gennaio: “Troppo azzardo, siamo al Medioevo”. Questo è il titolo alla lunga intervista.
Guido Rossi viene intervistato su un ultimo suo libro Il mercato d’azzardo. Mi ha colpito il seguente passaggio. Domanda: “Lei nel suo libro avanza una tesi molto impegnativa: il mercato finanziario divora la politica…”. Risposta: “L’idea che mi sono fatto è che la politica diventi un fatto residuale e impotente a intervenire sui processi economici e finanziari, derogando così alla sua missione… come nel medioevo stiamo tornando al principio della lex mercatoria, quando le regole le facevano i mercanti…”. Non stiamo dentro un opuscolo no-global.
Che c’entra con Tallacano? C’entra. Il 1° ottobre 2007 si è inoltrato alle Autorità una nota esposto (in file) in cui si chiedevano chiarimenti sui rapporti, a nostro giudizio anomali, tra ATO 5 Marche o il Consorzio di 58 Comuni + Provincia, la Ciip spa o la società cui si stava per affidare convenzionalmente il Servizio Idrico Integrato per 25 anni, e la DEPFA BANK, consulente finanziario a cui, pag. 58 del Bilancio di esercizio 2006 della Ciip Spa:, viene affidato:
“FASE 2 di STRUTTURAZIONE del finanziamento avente ad oggetto la predisposizione, tra l'altro, dei principali termini e condizioni della principale strumentazione finanziaria e di garanzia al fine di procedere alla selezione dei potenziali Arranger per la successiva fase di organizzazione e sottoscrizione del finanziamento del Piano ...
FASE 3 o di ORGANIZZAZIONE SOTTOSCRIZIONE dei contratti finanziari e di garanzia".
C’entra la riflessione di Guido Rossi? E’ quanto vorremmo rivolgere a: Luciano Agostini, Guido Castelli, Presidente Rossi, Sindaco Celani e Consigliere comunale Brugni. Ovviamente per una risposta. Come degli oltre 300 milioni di mutui che si starebbero per contrarre, con chi? a quali costi reali? e per cosa? del Piano Industriale. Non è che i fatti di Tallacano potrebbero impallidire dietro quanto si chiede? Possibilmente non simile alla risposta che il Sindaco di Fermo, Di Ruscio, ha dato in questi giorni al Consigliere Comunale Calcinaro che il perché di un Swap, altra recente invenzione della finanza, che vede il bilancio del Comune di Fermo a rischio. Rischio che il Sindaco sta affrontando con un altro consulente (sic!); e altre spese. Una cosa è certa; chi scrive, pur con modestissime conoscenze finanziarie, e altri colleghi, hanno sempre diffidato dagli Swap. Sarà un caso, però, che si sta in disponibilità?
*Altidona 19 gennaio 2008 Luigi avv. Meconi (segretario comunale in disponibilità – agenzia di Ancona)
Consultare l'allegato