L’Unità Operativa di Chirurgia Generale dell’Ospedale Civile “Madonna del Soccorso” di San Benedetto del Tronto è oggi uno dei più importanti punti di riferimento, a livello provinciale, regionale e dei territori adiacenti per la chirurgia d’elezione e d’urgenza. Essa afferisce al Dipartimento Chirurgico che comprende anche altri reparti quali: ORL (Otorinolaringoiatria), Oculistica, Ortopedia. L’Unità Operativa di Chirurgia Generale è diretta dal 2002 dal dottor Eugenio Morsiani e si avvale di un nucleo professionale che comprende nove medici specialisti, diciassette infermieri, una coordinatrice e due operatrici socio-sanitarie.
Il reparto è situato al 2° piano e l’attività clinica complessiva si snoda tra il reparto di degenza, il day surgery e gli ambulatori. Per necessità logistiche, le procedure chirurgiche in day surgery vengono eseguite al terzo piano mentre il Blocco Operatorio è collocato al livello -1. L’attività chirurgica generale è considerevole e tratta le patologie di competenza chirurgica che riguardano: esofago, stomaco, duodeno, intestino tenue, colon, retto, ano, fegato, pancreas, vie biliari, surreni, tiroide, mammella, ernie, laparoceli, patologia vascolare arteriosa, varici arti inferiori, urologia chirurgica ed endoscopia, polmone, torace.
La chirurgia ordinaria, una fetta della quale viene fatta in regime di day surgery, è eseguita tutti i giorni fino alle 14,00.
Responsabile del day surgery, una struttura che prevede una ospedalizzazione organizzata in modo da limitare allo stretto necessario, e comunque entro le 12 ore o al massimo 24 ore, la durata della permanenza del paziente in ambito ospedaliero, è il dottor Eugenio Rosetti .
Nel 2006 gli interventi di chirurgia ordinaria sono stati 1.029 di cui 319 in regime di day surgery con una media per questi ultimi di circa 6 alla settimana. I posti letto sono 22 e la degenza media per paziente corrisponde a circa 5,8 giorni.
Per l’attività ambulatoriale, i medici sono disponibili tutte le mattine (esclusi sabato e domenica) dalle 8,00 alle 13,00 per quei pazienti che sono stati operati, che necessitano di medicazioni o che devono essere visitati per la prima volta. Le prestazioni ambulatoriali sono circa 50 ogni mattina. La chirurgia ambulatoriale, la cui responsabile è la dottoressa Dezia Fiorelli, si effettua invece il mercoledì e il venerdì dalle 16,00 alle 19,00 e riguarda piccoli interventi quali asportazione di nei, cisti o lipomi. Ogni settimana si effettuano circa 12 interventi per un totale di 650 prestazioni chirurgiche ambulatoriali annue. Questa attività si svolge in una speciale sala operatoria situata al terzo piano nell’ambito del reparto di day surgery.
Accanto all’attività chirurgica ordinaria vi è la chirurgia super-specialistica che prevede nicchie di specialità e si svolge prevalentemente nel pomeriggio. Gli ambulatori specialistici sono così distribuiti:
-il lunedì è dedicato alla Proctologia (specialità che studia le patologie del retto e dell’ano), della quale si occupano il dottor A. Raffaele Nigro e la dottoressa Giulia Tonini e che effettua 350 prestazioni annue;
-il martedì all’Urologia con il dottor Nicola Palestini e il dottor Dino Giusti con circa 600 prestazioni;
-il giovedì alla Senologia, anche questo ambulatorio esegue circa 600 prestazioni ogni anno, di competenza della dottoressa Donatella Donati Sarti e il dottor Damiano Vinci. Quest’ultimo si interessa anche di chirurgia toracica e di diagnostica broncoscopica.
L’ultimo arrivato nel team è il dottor Ernesto Basaglia che si occupa di ecografia del fegato e delle vie biliari. E’ in corso di riorganizzazione l’ambulatorio per la diagnostica doppler riferita alla patologia venosa e arteriosa degli arti inferiori.
Una grossa fetta dell’attività chirurgica riguarda la chirurgia d’urgenza per le patologie acute e traumatologiche.
Per poter far fronte a queste emergenze è necessario che ci sia sempre un chirurgo di guardia e due chirurghi reperibili. L’attività si svolge nell’arco delle ventiquattro ore. “La chirurgia d’urgenza è un ambito che vede l’ospedale di San Benedetto del Tronto investito di una grossa mole di lavoro perché, pur non essendo attrezzato per un’attività d’urgenza di primo livello come il Policlinico Ospedali Riuniti di Torrette di Ancona, deve comunque rispondere, data la sua strategica posizione geografica, a questo tipo di patologie che arrivano non solo dalla nostra regione ma anche dall’Abruzzo e che investono soprattutto quei reparti, diciamo di prima linea, come la chirurgia e la rianimazione” afferma il dottor Morsiani. “Inoltre l’ospedale di San Benedetto del Tronto” continua il direttore “deve far fronte, durante la stagione balneare ad un aumento considerevole delle prestazioni sanitarie. Si calcola, ad esempio, che nella stagione estiva 2006, siano state registrate sulla costa della provincia di Ascoli Piceno 4 milioni di presenze”.
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