MODENA, 2006-01-04 - I paesaggi, la spiritualità dell’Asia, l’architettura, la povertà e soprattutto i volti. Soprattutto loro, l’intreccio di storie impresse come solchi sulla pelle. Facce e facce, e il racconto di esperienze di cui nel tempo si sono andate a nutrire; e sotto, la vita e le mille sfaccettatura catturate con la semplicità immortale di uno scatto.
Si è aperta il 25 novembre 2006, presso la Galleria ModenArte di Modena, la mostra “Steve McCurry - Sojourn: narratives of Asia”. L’esposizione, per la prima volta in Italia, raccoglie una selezione delle sue più belle foto, tra i colori e le esperienze frutto degli anni trascorsi nel continente asiatico dal fotografo dell’agenzia Magnum, divenuto universalmente noto grazie ai suoi lavori per il National Geographic. La mostra, inaugurata peraltro dallo stesso autore, raccoglie quaranta immagini originali, in un quadro di forte impatto emotivo, segno tangibile della bellezza espressiva dei suoi viaggi trascorsi dall’Afghanistan (dove entrava nascondendosi sotto gli abiti della gente del posto) all’India, dai pozzi in fiamme del Kuwait al Pakistan, negli occhi sbarrati di profughi e rifugiati pronti a leggere l’anima nello specchio di un obiettivo.
“Soprattutto mi nutro dei colori dell’Asia” dice il fotografo “henné scuro, oro metallo, curry e zafferano, l’intenso nero della lacca e la decomposizione coperta di colore. Se ci penso, capisco che è il colore vibrante dell’Asia che mi ha insegnato a vedere e a scrivere con la luce. Entri in quel vicolo. Segui quel bambino. Scopri la luminosità della vita nell’eterno grigiore polveroso di Calcutta. Aspetti la luce, quella più profonda e intensa, con l’ansia si un contadino che aspetta la pioggia. È incredibile come, nel terzo occhio della macchina fotografica, la polvere dell’Asia componga tali preziose trasparenze, e in tale profusione, tali profondità sottomarine”.
Assente il bianco e nero. Naturale la luce dei suoi ritratti. È questo che affascina degli scatti di McCurry, la capacità di entrare in piena sintonia, in una perfetta relazione con la natura, attenersi alle sue regole, escludersi dalla ricerca di artifici eppure captarne l’essenziale. Penso che pochi altri riescano a raccontare, con la freddezza di uno scatto, i romanzi che ogni suo volto immortalato non si vergogni invece di dire. La bambina afgana, un monaco tibetano, un pastore nomade dell’India.
Ammetto che in molti suo ritratti venga forse meno l’essenza della fotografia, l’esigenza di immortalare una particolare situazione irripetibile, il momento incustodito di un attimo, veloce eppure percepito dall’obiettivo (e penso che la fotografia sia essenzialmente questo, unico strumento di lettura capace di incarnare la vita di un’azione che appena tale è già svanita). La variante notevole di Steve McCurry nei suoi lavori, variante alla quale pochi altri membri Magnum aspirano, è invece proprio quella di scavare dritto sull’esperienza intima degli occhi, sul momento vulnerabile e delicato in cui l’anima, pura, si svela, aprendo i colori della storia in una profonda confessione incisa nei volti.
È proprio questo il bello. Capire come lo strumento della fotografia possa aprirsi a spunti diversi senza mai perdere di vista l’obiettivo: parlarci di. E la strada di McCurry è quella più intima della confidenza dell’anima. È la capacità di disegnare il rapporto dell’uomo con se stesso, dell’uomo che all’obiettivo inconsapevolmente si concede nella speranza che qualcuno dall’altra parte lo veda, rida con lui, pianga con lui, lo ascolti.
Concentrarsi sulle parole dell’animo umano delle sue fotografie, rappresenta semplicemente l’inizio e la fine di un’unica grande verità che ci attraversa e ci accomuna tutti, al di là della religione, della lingua o dell’etnicità: il linguaggio universale dei sentimenti.
Modena – dal 25 novembre 2006 al 27 gennaio 2007
“Steve McCurry – Sojourn: narratives of Asia
”GALLERIA MODENARTE
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17.30, il sabato dalle 11 alle 18.30.
Biglietti: ingresso libero
Info: www.modenarte.com, 059367470
WWW.STEVEMCCURRY.COM